Carlo Altobelli

Come scritto nei dati, sono una persona che lavora a contatto col pubblico, quindi posso dire che non ho problemi nell'interfacciarmi con le persone.
Sono una persona giovanile che non vuole mai smettere di imparare e di aggiornarsi.
Ho deciso di iniziare a fare ripetizioni perché ho capito che aiutare le persone che hanno bisogno mi fa stare bene.
Sto seguendo da poco meno di una anni una ragazza che frequenta la prima media e grazie a lei ho capito come poter procedere con l'insegnamento dati i suoi visibili progressi, dettati non solo dalle ripetizioni fatte assieme ma dal cambio del suo metodo di studio.
Ho realizzato col tempo che bisogna posizionarsi a metà tra la severità e il distacco di un insegnante,che giocoforza non può seguire singolarmente ogni persona durante il poco tempo delle lezioni, e la vicinanza di una persona cara come un parente.
In questo modo si riesce a non concedere troppe libertà alla persona seguita ma allo stesso tempo le si fa capire che può rivelare ogni sua difficoltà o problema senza venire giudicato o senza sentirsi inferiori ad altri come potrebbe capitare in classe.
Per quanto riguarda i contenuti, in generale seguo quanto indica il libro di testo e il professore in modo da non confondere il ragazzo/a con dinamiche diverse ma non disdegno l'uso di social e nuovi media come aiuto data la loro sempre maggiore importanza nella vita di tutti i giorni, soprattutto nei giovani.
Infine, come abitudine lavorativa, sono dedito ai risultati, indi per cui voglio seguire la persona fino a quando non arriverà all'obiettivo prefisso.