Clarissa Diquattro

Esperienza: ho lavorato per progetti finanziati dall'UE nell'ambito dell'inclusione e dell'integrazione delle persone in contesti sociali nuovi e, nello specifico, nell'insegnamento della lingua italiano come lingua seconda e straniera poiché è dalla competenza comunicativa che il processo di inserimento nel tessuto sociale prende forma. Le mie classi sono state sempre di nazionalità promiscue (Tunisia, Marocco, Albania, Ucraina, Siria, Afghanistan, Bangladesh, Gambia, Senegal, Libia, Cuba, etc.) e di livelli linguistici differenti anche all'interno della stessa classe passando da alunni/e analfabeti/e ad alunni/e laureati/e. Attualmente seguo dei corsisti che devono prendere la patente di guida entro un tempo prestabilito; per questo ho redatto un piano di lezioni (fissando dei tempi) e delle schede di progettazione individuali che tengono conto dei diversi stili di apprendimento dei miei alunni.
Grazie al Master di II livello in Teoria, progettazione e didattica dell'italiano L2/LS dell'università di Palermo, ho acquisito competenze in diversi ambiti della docenza e ho potuto fare esperienza attiva sulle tecniche più all'avanguardia dell'insegnamento (grammatica valenziale, metodo TPR, narrazione, ascolto e produzione, etc.).
Ritengo che l'approccio più funzionale a questa tipologia di apprendenti (italiano per stranieri) da utilizzare sia l'approccio umanistico-affettivo in quale mette al centro l'individuo e le sue necessità. Un individuo che deve essere seguito da un/una insegnante che mira alla sua autonomia nell'apprendimento: bisogna saper spiegare come si studia, come fare i compiti.
Metodi di insegnamento, di seguito le fasi che seguo: preparazione all'argomento, spiegazione dell'argomento, verifica della comprensione da parte degli/delle alunni/e, monitoraggio della progettazione individuale, prove e valutazione finale.