Emilio Santoro

Lo studente è invitato a esercitarsi in matematica come se egli fosse in una seduta di allenamento sportivo. Lo stato di preparazione viene valutato sulla base del lavoro che farà per esercitarsi. Questo darà informazioni su lacune ed errori di apprendimento scolastico su cui occorre concentrarsi e che sarà necessario risolvere.

Verranno infatti valutate prima le carenze pregresse di preparazione, che sono spesso i reali impedimenti allo sviluppo dei programmi in corso. Sono molto attento all'ordine con cui vengono sviluppati esercizi e problemi. La matematica esige concentrazione, accuratezza, metodo e rapidità. E soprattutto pratica. E' su questa che in genere io punto tantissimo. E' la pratica la vera chiave risolutrice dei problemi che generalmente affliggono gli studenti. Ho bisogno di questa informazione per comprendere i progressi di apprendimento.

Altra informazione per me basilare è comprendere la tipologia del rapporto fra studente e insegnante scolastico. Una eventuale conflittualità avrebbe ricadute immediate su una materia "sensibile" come matematica. Adatto moltissimo il mio insegnamento al profilo dello studente. Ho bisogno di comprendere innanzitutto le sue difficoltà, prima di proporre un piano di intervento personalizzato.

Altro elemento fondamentale è la eventuale "pressione familiare" su quest'ultimo affinché segua un corso di recupero. Le mie lezioni si rivolgono a studenti motivati, che abbiano compreso da soli la necessità di avere un sostegno al loro studio. Studenti che non mostrano desiderio di applicarsi, che si rivolgono a me solo perché "obbligati" dai genitori tendo generalmente a evitarli. Se non registro progressi di apprendimento, sono io a rinunciare.