Sono un ragazzo di 27 anni, e mi sono laureato in giurisprudenza, per questo motivo so benissimo quali possono essere le difficoltà che si incontrano in un percorso universitario, in particolare nell'approccio al diritto. Più che di metodologia io parlerei di organizzazione e comprensione. L'organizzazione è l'approccio primario e fondamentale per lo studio di qualsiasi materia. Studiare senza un...
Sono un ragazzo di 27 anni, e mi sono laureato in giurisprudenza, per questo motivo so benissimo quali possono essere le difficoltà che si incontrano in un percorso universitario, in particolare nell'approccio al diritto. Più che di metodologia io parlerei di organizzazione e comprensione. L'organizzazione è l'approccio primario e fondamentale per lo studio di qualsiasi materia. Studiare senza un'organizzazione precisa è come imbarcarsi senza tracciare una rotta, il rischio di perdersi è elevatissimo. Poi c'è la comprensione. E in questo spero e credo di poter essere particolarmente utile perchè spesso i concetti sono complicati e avere qualcuno che sappia semplificare senza perdere il linguaggio tecnico velocizza questa fase. Molte volte le difficoltà sono legate alla mancata comprensione di un concetto e si cerca di aggirare l'ostacolo imparando a memoria le nozioni. La memoria è sicuramente fondamentale per lo studio, ma se non si capisce la ratio che c'è dietro resterà sempre qualcosa di inafferrabile e che si tenderà a dimenticare. Questi per me sono i due punti fondamentali. Inoltre bisogna essere consapevoli delle diversità. Una metodologia standardizzata non esiste, va concordata, personalizzata e soprattutto condivisa altrimenti i risultati non saranno ottimali.