Francesco Grillo

Nelle prime lezioni cerco di comprendere quali sono le difficoltà del ragazzo/ragazza, difficoltà che solitamente consistono in lacune di tipo grammaticale. Le lezioni successive sono dedicate a colmare le lacune e a far entrare il ragazzo/a nella logica della traduzione. Proprio quest'ultimo passaggio è spesso tralasciato dai professori, che dopo avere completato lo la spiegazione delle regole grammaticali di base ritengono che sia immediata l'acquisizione della capacità di tradurre. So benissimo cosa vuol dire trovarsi davanti ad una frase di cui non si capisce il senso e che sembra impossibile da tradurre, so cosa significa non trovare un senso logico nel testo che si ha davanti, e questo può succedere anche a chi ricorda a memoria tutte le regole grammaticali (declinazioni, coniugazione del verbo, perifrastica passiva ed attiva, ecc.). La capacità di tradurre è infatti soprattutto logica, logica che può essere acquisita, ma sulla quale i professori a scuola non si concentrano quasi per niente, come se fosse dovuta di per sé agli alunni. Lasciati guidare da un ragazzo di quinto anno di liceo classico che ha avuto le tue stesse difficoltà, è riuscito a superarle migliorando, e che ora ha problemi nel tradurre anche le versioni più complicate.