Le mie lezioni seguono un approccio creativo che si modella individualmente su ogni mia allieva e allievo. Per tanto, ogni mia lezione risulta unica, finalizzata a un apprendimento, non solo nozionistico, ma che investe anche la sfera emotiva di modo che le informazioni diventino delle vere e proprie micro-formazioni che restano nel cuore oltre che nella mente.
Il mio obiettivo prevede che la fa...
Le mie lezioni seguono un approccio creativo che si modella individualmente su ogni mia allieva e allievo. Per tanto, ogni mia lezione risulta unica, finalizzata a un apprendimento, non solo nozionistico, ma che investe anche la sfera emotiva di modo che le informazioni diventino delle vere e proprie micro-formazioni che restano nel cuore oltre che nella mente.
Il mio obiettivo prevede che la fase di apprendimento sia una vera e propria scoperta, anche su argomenti che già si conoscono. Lo stupore e il divertimento sono alla base della mia didattica e il più dello volte questo sistema si rivela vincente.
Di seguito ti racconto la storia di come tutto è cominciato e di come è nato questo mio metodo.
Quando frequentavo l'Accademia, una mia amica mi propose di aiutarla per alcuni progetti didattici rivolti a ragazzi provenienti dalla periferia di Napoli. Si trattava di un progetto per il recupero dalla dispersione scolastica, in cui erano coinvolti alcuni docenti dell'Accademia.
Accettai la proposta.
Superati i primi approcci diffidenti, riuscii a entrare in sintonia con i ragazzi e le ragazze delle scuole coinvolte nel progetto. E, vedere quegli adolescenti, che provenivano da contesti difficili, mettere in pratica gli insegnamenti che gli fornivamo all'interno dei laboratori fu per me motivo di orgoglio.
Quell'esperienza lavorativa mi è rimasta nel cuore, perché vidi, in tempo reale, come l'effetto cultura, esercitato attraverso i giusti stimoli, abbassava le difese che quei ragazzi nutrivano verso noi adulti. Iniziarono fidarsi delle professoresse, dei professori e dell'istituzione scolastica. Inoltre, loro si fidarono di me e io di loro.
Quell'esperienza mi fece innamorare della Formazione Culturale, tant'è che nel corso degli anni partecipai come esperto esterno a vari progetti didattici in giro per le scuole di Napoli, dove insieme ai miei collaboratori ideammo laboratori d'arte e di scrittura creativa, combinando così i laboratori artistici con la didattica. E poi sono andato avanti per la mia strada.
Insomma, grazie a questo connubio di esperienze, ho iniziato a insegnare l'Arte a chiunque mostrasse l'interesse di volerla apprendere.
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