Mi sono interfacciata fin da piccola con la didattica delle lingue straniere, prima con l'inglese e poi al liceo linguistico anche con lo spagnolo, che ho perfezionato grazie all'esperienza immersiva di uno scambio culturale di un anno in Cile.
Ciò che ho imparato, attraverso gli studi universitari in Italia, e la sperimentazione dei metodi didattici latinoamericani in Cile e in Colombia, mi ha...
Mi sono interfacciata fin da piccola con la didattica delle lingue straniere, prima con l'inglese e poi al liceo linguistico anche con lo spagnolo, che ho perfezionato grazie all'esperienza immersiva di uno scambio culturale di un anno in Cile.
Ciò che ho imparato, attraverso gli studi universitari in Italia, e la sperimentazione dei metodi didattici latinoamericani in Cile e in Colombia, mi ha portato a sviluppare un metodo misto che fa tesoro dell'approccio rigido alla grammatica, ma che dedica molta attenzione alla conversazione, il ricorso a role-play e l'applicazione di piccoli trucchetti appresi nel tempo per costruire velocemente un vocabolario che supporti un avanzamento sostenuto dell'apprendimento.
In genere, in seguito ad un colloquio introduttivo, in cui discuto con lo studente quelli che sono gli obiettivi nel breve e lungo termine, le tempistiche, ed il livello di partenza, costruisco un piano didattico costruito a partire dalla situazione e le richieste dello studente.
Ogni lezione verte su una tematica, prevede degli obiettivi e prevede delle metodologie diverse.
Per me è fondamentale che si crei un rapporto sinergico tra insegnante e studente, nonché uno spazio sicuro in cui non sentirsi giudicati né sotto pressione a performare. Imparare una lingua è un processo, a volte lento o a volte più veloce, in cui non si può prescindere dallo sbagliare per poter migliorare!
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