Nicola Basso

Approccio fresco alla disciplina, volto a riconoscere le difficoltà del singolo studente al fine di risolverle senza preconcetti. Le lingue classiche sono per molti inutili e pesanti da studiare: sono il primo a dire che non servono per comunicare e dunque non hanno spendibilità immediata, tuttavia sono certamente utili per la generale formazione della persona. Non sono per me saperi imprescindibile, credo comunque che abbiano un ruolo importante nella costruzione di un certi tipo di forma mentis, cosa che si può acquisire anche attraverso un grado di approfondimento non elevato. Un po' di latino e un po' di greco possono certo aumentare le capacità critiche dello studente (futuro professionista di altre discipline, nonché cittadino) e forniscono una metodologia di studio che tornerà spesso utile nell'approcciarsi a materie e saperi diversissimi. L'elitarismo che lega queste materie a un certo tipo di formazione e di status sociale non fa per me: credo che ognuno sia prezioso per la società, indipendentemente dal fatto che conosca o meno il greco e il latino, che abbia frequentato il liceo classico o un istituto professionale, per questo mi rivolgo a studenti delle scuole di ogni ordine e grado, mettendomi a disposizione per un supporto nelle discipline umanistiche tout court. Spero che questa presentazione possa far capire che il mio obiettivo è formare persone, non riempire teste di nozioni aride: queste certamente servono, ma devono essere accompagnate da altro, non serve a nulla sapere la grammatica a menadito se poi si è privi di un pensiero originale e critico. Come ci ricorda un celebre motto: "Non scholae sed vitae discimus" (Non impariamo per la scuola ma per la vita).