Pietro Pino

Ipotizziamo uno scenario. Sei all’ennesima insufficienza in chimica, quando il prof spiega non riesci a seguirlo, ti distrai, a casa i tuoi ti danno il tormento perché pensano che non ti impegni, ti senti stupido e vuoi arrivare alla sufficienza solo per non sentirne parlare più. Credimi non sei il primo e non sei il solo. Questa situazione è quella che ha accomunato la maggior parte delle persone che sono venute da me la prima volta.
Io credo fermamente che la scuola, o l’università, non debbano far sentire così una persona, ed il più delle volte questo è dovuto all’ignoranza di chi spiega. Ed intendiamoci: non ignoranza intesa come incompetenza tecnica, ma più come incapacità nel saper comunicare qualcosa a qualcuno che non ha la minima idea di cosa tu stia parlando. Ecco perché i tecnicismi ed i paroloni preferisco tenerli parzialmente fuori dalle mie lezioni e cominciare con qualcosa che pure un bambino potrebbe comprendere, ponendo interrogativi basilari allo studente e lasciando che sia lui a trovare la soluzione alla domanda. Una volta acquisito il concetto si torna al libro e si riaffronta l’argomento appena letto con il concetto basilare già acquisito. Per farti un esempio: immagina di dover scalare un muro a mani nude o con una scala che a piccoli gradini ti porta in cima, il primo scenario ti porta frustrazione e successi molto sudati e non continui, il secondo invece ti fa scalare qualsiasi muro e ti fa stancare molto meno (il lavoro di un insegnante dovrebbe essere questo, i libri possiamo comprarli tutti). E gli esercizi? Importantissimi, fondamentali, ma servono davvero per imparare? Ni. La conoscenza teorica mi da tutte le armi per poter affrontare l’esercizio, ma affrontare un esercizio senza aver compreso la teoria è come guidare una macchina senza avere la patente, al primo incrocio non so a chi dare la precedenza ed investo. Quindi se ad esempio vuoi imparare a fare le ossido riduzioni, per me non ha senso “spammare” esercizi finché non impari una regoletta che tempo due mesi hai già dimenticato. Sai cosa vuol dire quando un composto si ossida? Sapresti definire cosa sono questi elettroni che si scambiano? E la mole? E che vuol dire stechiometrico?
Dopo aver acquisito questi concetti (e ti garantisco che ci vuole poco) si passa all’esercizio!
Spero di averti saputo comunicare il mio metodo, di non essere stato troppo noioso e soprattutto spero di vederti presto!