Roberto Pezzoni

Le mie lezioni sono basate sull'empatia, ovvero "mettersi sempre al posto dell'interlocutore" per capirne meglio interessi, necessità, capacità, difficoltà da affrontare e superare e portare lo studente a vivere la lezione con curiosità, entusiasmo, sorpresa ed infine gratificazione dell'aver aumentato le proprie conoscenze superando con fiducia timori ed ostacoli. La Matematica lo permette perchè è una materia sì scientifica - quindi basata anche sull'esercizio e sperimentazione - tuttavia è anche umanistica in quanto sviluppata a partire dall'antichità da uomini e donne intelligenti che, proprio per la loro geniale umanità, si sono applicati e sono riusciti a trovare, e trasmettere a noi con le loro opere scritte, soluzioni a problemi che apparivano insormontabili. Quante volte capita che anche noi, studiando e comprendendo tali soluzioni e risolvendo qualche esercizio didattico, ci sentiamo gratificati se non addirittura "geniali"?
La metodologia o dinamica migliore che ho acquisito - ed intendo trasmettere - negli studi matematici è quella di fermarsi subito al primo dubbio importante e tornare indietro di qualche pagina del libro che stiamo affrontando o di qualche passaggio di esercizio, fino a ritrovare il giusto percorso o correggere l'errore di distrazione: in Matematica la rimozione di qualsiasi ostacolo la si trova sempre guardandosi indietro un poco, per poi procedere più speditamente e forti delle proprie capacità e certezze ritrovate.