Dopo anni di ripetizioni ho sviluppato una metodologia abbastanza consolidata, che mi è parso essere la più efficace per ottenere buoni risultati, capendo contemporaneamente di cosa si stia effettivamente parlando: inizio con una spiegazione della teoria (più o meno ampia, a seconda delle esigenze), vale a dire ripasso di risultati, formule, teoremi, utilizzando esempi che chiariscano i concetti...
Dopo anni di ripetizioni ho sviluppato una metodologia abbastanza consolidata, che mi è parso essere la più efficace per ottenere buoni risultati, capendo contemporaneamente di cosa si stia effettivamente parlando: inizio con una spiegazione della teoria (più o meno ampia, a seconda delle esigenze), vale a dire ripasso di risultati, formule, teoremi, utilizzando esempi che chiariscano i concetti più astratti. Dopodichè si passa agli esercizi, facendone in gran numero (scelti dallo studente o all'evenienza forniti da me) prima insieme a me, in modo da vedere passo passo la risoluzione e creare un metodo consolidato di approccio ai problemi, il più possibile privo di incertezze. Infine, qualche esercizio da provare a svolgere da solo per lo studente, con la possibilità di fare domande ogni volta che sia necessario. Chiaramente la suddivisione delle lezioni in questi tre "blocchi" non è fissata, e dipende dalle specifiche esigenze del momento. In generale, la cosa più importante studiando Matematica e Fisica è capire cosa si sta facendo e perchè, non imparare una sfilza di formule e risultati a memoria, senza almeno provare a comprenderne la vera portata. Solo in questo modo le nozioni acquisite potranno veramente rimanere impresse allo studente, che potrà (e dovrà) servirsene anche successivamente nello studio della materia.
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