Simeone Andrulli

Imparare l’Inglese ma in molti altri casi le lingue straniere è ormai diventato indispensabile per il lavoro, per lo studio, per viaggiare, per i contatti umani. E quello imparato a scuola non è certo sufficiente per poter sostenere una conversazione, per cavarsela con disinvoltura in una paese straniero e tanto meno per ambire ad una promettente carriera internazionale. Ma l’esperienza di migliaia di persone in questi ultimi decenni non fa che confermare ogni giorno di più che il metodo più rapido ed efficace per imparare le lingue straniere resta quello del soggiorno all’estero dove si possa vivere la lingua locale giorno dopo giorno 24 ore su 24, non solo a scuola.
Ma anche se un soggiorno all’estero resta l’obiettivo finale del proprio programma formativo potrà essere utile farsi un po’ le ossa (o farsi una ripassata generale, una rispolverata a quell’inglese o quel francese... che non tocchiamo dai tempi della scuola) con un professore. Spesso e volentieri si legge negli annunci di molte scuole che con il loro metodo, intensivo, 400 ore, metodo xxx-yyy e così via dicendo, è possibile imparare a parlare una lingua straniera in maniera impeccabile. In base alla mia esperienza personale il metodo principale che consente di apprendere una lingua straniera qualsiasi si chiama motivazione, tutto il resto è pura poesia. Al secondo posto viene la didattica del professore che a mio parere deve avere come caratteristica principale l'empatia. Poi lo studio e l'applicazione. In tanti si spera che sia sufficiente inserire un chip nel cervello e si assimili automaticamente la lingua. Non posso promettervi miracoli ma molto impegno e professionalismo da parte mia con certezza.