Per tanti anni ho dato ripetizioni di lingua italiana. È sempre stata una passione, per me, poter insegnare a leggere, scrivere ed esprimersi al meglio. Da una buona lettura o da una buona conversazione c'è sempre da imparare. Ci arricchisce. Con gli allievi più piccoli ho sempre cercato di proporre la lezione come un gioco. Imparare deve divertire, non annoiare. Con i più grandicelli ho sempre...
Per tanti anni ho dato ripetizioni di lingua italiana. È sempre stata una passione, per me, poter insegnare a leggere, scrivere ed esprimersi al meglio. Da una buona lettura o da una buona conversazione c'è sempre da imparare. Ci arricchisce. Con gli allievi più piccoli ho sempre cercato di proporre la lezione come un gioco. Imparare deve divertire, non annoiare. Con i più grandicelli ho sempre provato a stuzzicare la loro curiosità, il piacere di capire e di conoscere. A mio avviso, "cucire addosso" all'alunno la lezione più adatta a lui, osservandone predisposizione e carattere, è molto utile. Ogni studente deve poter essere libero di esprimere dubbi, porre domande e, soprattutto nello studio della propria lingua, poter creare un proprio stile. Lo scrivere fa parte delle Arti e l'Arte è uno strumento per "materializzare" le emozioni. Ogni lezione viene adattata all'età, al programma scolastico e all'alunno. Dev'essere un momento " personale", cosa che in una classe di molti elementi, è quasi praticamente impossibile attuare. Alla fine del percorso, lo studente dovrà raggiungere una sicurezza di espressione corretta, scritta e parlata, una buona capacità di comprensione del testo ed una scioltezza del linguaggio. Ho sempre pensato che ( ma sono anacronistica, me ne rendo conto...), anche se al giorno d'oggi si dà molto spazio all'insegnamento delle lingue straniere, cosa utilissima senza dubbio, per poterle imparare bene, prima bisogna conoscere meglio la propria ( parlo con cognizione di causa: sono stata un'assistente turistica, in gioventù). sono qui, ad attendervi insieme al nostro italiano!
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