Aver seguito all'Università il corso di Didattica della Lingua Italiana mi ha fatto riflettere su quanto la società, e dunque anche i giovanissimi alunni, siano cambiati negli ultimi anni. Questo corso mi ha permesso di conoscere nuovi metodi di insegnamento, tali da non negare un mondo di scolari oramai pienamente e precocemente tecnologizzati, ma, al contrario, di capirli. Nello specifico mi ha...
Aver seguito all'Università il corso di Didattica della Lingua Italiana mi ha fatto riflettere su quanto la società, e dunque anche i giovanissimi alunni, siano cambiati negli ultimi anni. Questo corso mi ha permesso di conoscere nuovi metodi di insegnamento, tali da non negare un mondo di scolari oramai pienamente e precocemente tecnologizzati, ma, al contrario, di capirli. Nello specifico mi ha fornito strumenti utili (le T.I.C., "tecnologie dell'informazione e della comunicazione") che permettono allo studente di avvicinarsi allo studio più serenamente, per poi procedere nell'approfondimento delle varie discipline. Si tratta di una sintesi tra il cosiddetto metodo tradizionale e un metodo più dinamico che include la tecnologia tramite alcuni giochi (verifiche delle conoscenze dello studente tramite quiz, verifiche della capacità di sintesi dello scolaro tramite la creazione di fumetti etc.) che fanno sì che l'alunno abbandoni la noia associata studio e assuma un atteggiamento più aperto. Chiaramente, dopo aver superato questo primo ostacolo, il mio metodo mira ad essere più tradizionale, ma sempre considerando volta volta quelle che ritengo siano le esigenze dell'alunno. Miro anche a un dialogo aperto con i genitori, affinché si pensi appieno al benessere dello studente.
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