Descrizione dell'annuncio
La griglia ministeriale di valutazione del colloquio d'esame fino ad ora usata testa competenze in modo unitario e globale, sulla base di cinque indicatori:
1. Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle di indirizzo;
2. Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro;
3. Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti;
4. Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera;
5. Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali.
Come costruire un sapere integrato? Non basta esporre gli studenti a una pluralità disciplinare perché la sintesi emerga automaticamente. Il contesto didattico in cui si opera deve favorire la costruzione pluri e interdisciplinare e fornire numerose occasioni per esercitare le competenze di sintesi; gli studenti vanno poi allenati ad argomentare e a comunicare in modo efficace (memoria, dissertazione, rapporto, articolo, poster, organizzazione di un convegno, presentazione orale, ecc).
Guido quindi gli studenti a capire l’epistemologia, la struttura della materia, per fare in modo che se ne impossessino, ne acquisiscano il più possibile la forma mentis.
Il progetto educativo poggia sui seguenti aspetti:
a) Educazione lenta: momenti in cui si lascia tempo e spazio agli studenti di apprendere per scoperta avanzando ipotesi, effettuando condivisioni;
b) Riduzione dei contenuti puntando su un curricolo breve, pur di qualità;
c) Educazione al comprendere ciò che si fa;
d) Innovazione perché si lavora sulle pratiche dell’insegnate con ritorno riflessivo sulle esperienze, ripensando alle progettazioni.
Mi pongo come insegnante “facilitatore"e come docente “inventore” alla ricerca di un transito dalla logica della verità (e dal docente-figura veritativa, in possesso di una data verità) alla logica dell’esperienza dove si mette in discussione la nostra relazione con le verità in un atteggiamento d’interrogazione.