Su cosa si basa il mito della caverna di Platone?

Andrea Veragni 5 risposte
Buongiorno, non capisco bene
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Risposte
Il mito della caverna è utilizzato da Platone come esempio chiarificatore riguardo l'apprendimento gnoseologico e i gradi ontologici della realtà. Il senso generale del mito è che, sempre secondo Platone, noi uomini facciamo conoscenza di un falso mondo, che non è altro che l'ombra di quello reale. Se vuoi saperne di più possiamo approfondire in chat o a lezione
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Il mito della caverna è la metafora platonica della conoscenza, difatti nel Timeo mediante il suddetto mito snocciola le peculiarità della sua gneosologia. Se necessiti di approfondimenti non esitare a scrivermi.
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Nel mito della caverna di Platone il filosofo è l'unico uomo che riesce a liberarsi dalle catene che inchiodano gli uomini a rimanere fermi accontentandosi della sola realtà che hanno dinanzi ai loro occhi. Il filosofo invece riesce ad esplorare il mondo esterno, quello vero, quello che viene illuminato dalla luce del sole, che rappresenta il bene. La Filosofia ci permette di avere una visione più ampia e pluriprospettica della realtà e di non accontentarci di quello che ci vogliono far vedere e sapere. C'è tutto un mondo da scoprire!
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Sulla distinzione, che facciamo anche nella vita quotidiana, fra apparenza e realtà
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è un'allegoria che illumina diversi aspetti della filosofia di Platone. Il più interessante, a mio avviso, è quello sul ruolo del filosofo, che è quello di non chiudersi nella "torre d'avorio" con il suo sapere, ma di impegnarsi in società cercando di guidare (o meglio, educare) chi ancora non è uscito dalla caverna!
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Andrea Veragni
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