Alessandro Soldano

Alessandro Soldano

Contattare

Condividi questo profilo
A cosa servono i pedali del pianoforte?
Paolo | Lezioni di Pianoforte
Un pianoforte può avere 2 o 3 pedali a seconda del modello. Tutti i pianoforti (anche quelli digitali) hanno il pedale detto "di risonanza", che è quello che trovi più a destra: quando si abbassa questo pedale si alzano tutti gli smorzatori, ovvero quei dispositivi che consentono di bloccare la vibrazione delle corde. Ne risulta la possibilità di mantenere il suono delle corde anche dopo aver rilasciato i tasti, ma soprattutto si amplifica la risonanza tra le corde e tra corde e tavola armonica. Ti ricordo che parliamo di risonanza quando un corpo vibrante (ad esempio una corda che produce un'onda sonora che si propaga nell'aria) mette in vibrazione un altro corpo (un'altra corda o la tavola armonica) . L'uso accurato del pedale di risonanza consente di ottenere un suono ricco di sfumature, come diceva Chopin "il pedale è l'anima del pianoforte". Nei pianoforti digitali lo stesso effetto è ottenuto con degli algoritmi che emulano il pianoforte acustico. Dal punto di vista didattico, imparare l'uso del pedale di risonanza richiede un certo impegno di coordinazione tra dita, piedi e orecchio, nonché un insegnante che guidi pazientemente l'allievo: ancor più complesso è decidere in quali punti di un brano usarlo, spesso le indicazioni sugli spartiti sono vaghe (più o meno volutamente), quindi il suo uso è a tutti gli effetti un'arte. Il pedale sinistro, detto "una corda", nei pianoforti a coda comporta lo spostamento verso destra della tastiera con tutta la meccanica, in modo che i martelli colpiscano le corde solo in parte (avrai fatto caso che per ogni tasto ci possono essere 2 o 3 corde all'unisono, il pedale "una corda" fa in modo che venga colpita una sola corda, come dice il nome): ne risulta un suono dal timbro più tenue, un po' come il pastello rispetto alla tempera. Nei pianoforti verticali lo stesso effetto è ottenuto con un differente artificio meccanico, cambiando le distanze tra meccanica, martelletti e corde. Il pedale centrale viene utilizzato nei pianoforti verticali come sordina. Diversamente, nei pianoforti a coda (quando presente) e in alcuni pianoforti digitali, il pedale centrale, detto "tonale" (in base a un brevetto della Steinway risalente alla fine dell'800) consente, quando abbassato, di mantenere sollevati selettivamente gli smorzatori dei tasti che in quel momento risultano abbassati (se ci rifletti, non è solo un gioco di parole) . Questo permette ad esempio di far vibrare molto a lungo una corda nelle ottave più basse, lasciando libero il pianista di proseguire suonando nelle ottave superiori, evitando un'eccessivo accumulo di suoni (quindi con un risultato diverso rispetto al pedale destro). Tra i primi compositori a prevedere l'uso del pedale tonale nella loro musica pianistica, sono stati, a cavallo tra '800 e '900, Claude Debussy e Alexandre Scriabin.
Leggere di piú
A cosa servono i pedali del pianoforte?
Paolo | Lezioni di Pianoforte
Un pianoforte può avere 2 o 3 pedali a seconda del modello. Tutti i pianoforti (anche quelli digitali) hanno il pedale detto "di risonanza", che è quello che trovi più a destra: quando si abbassa questo pedale si alzano tutti gli smorzatori, ovvero quei dispositivi che consentono di bloccare la vibrazione delle corde. Ne risulta la possibilità di mantenere il suono delle corde anche dopo aver rilasciato i tasti, ma soprattutto si amplifica la risonanza tra le corde e tra corde e tavola armonica. Ti ricordo che parliamo di risonanza quando un corpo vibrante (ad esempio una corda che produce un'onda sonora che si propaga nell'aria) mette in vibrazione un altro corpo (un'altra corda o la tavola armonica) . L'uso accurato del pedale di risonanza consente di ottenere un suono ricco di sfumature, come diceva Chopin "il pedale è l'anima del pianoforte". Nei pianoforti digitali lo stesso effetto è ottenuto con degli algoritmi che emulano il pianoforte acustico. Dal punto di vista didattico, imparare l'uso del pedale di risonanza richiede un certo impegno di coordinazione tra dita, piedi e orecchio, nonché un insegnante che guidi pazientemente l'allievo: ancor più complesso è decidere in quali punti di un brano usarlo, spesso le indicazioni sugli spartiti sono vaghe (più o meno volutamente), quindi il suo uso è a tutti gli effetti un'arte. Il pedale sinistro, detto "una corda", nei pianoforti a coda comporta lo spostamento verso destra della tastiera con tutta la meccanica, in modo che i martelli colpiscano le corde solo in parte (avrai fatto caso che per ogni tasto ci possono essere 2 o 3 corde all'unisono, il pedale "una corda" fa in modo che venga colpita una sola corda, come dice il nome): ne risulta un suono dal timbro più tenue, un po' come il pastello rispetto alla tempera. Nei pianoforti verticali lo stesso effetto è ottenuto con un differente artificio meccanico, cambiando le distanze tra meccanica, martelletti e corde. Il pedale centrale viene utilizzato nei pianoforti verticali come sordina. Diversamente, nei pianoforti a coda (quando presente) e in alcuni pianoforti digitali, il pedale centrale, detto "tonale" (in base a un brevetto della Steinway risalente alla fine dell'800) consente, quando abbassato, di mantenere sollevati selettivamente gli smorzatori dei tasti che in quel momento risultano abbassati (se ci rifletti, non è solo un gioco di parole) . Questo permette ad esempio di far vibrare molto a lungo una corda nelle ottave più basse, lasciando libero il pianista di proseguire suonando nelle ottave superiori, evitando un'eccessivo accumulo di suoni (quindi con un risultato diverso rispetto al pedale destro). Tra i primi compositori a prevedere l'uso del pedale tonale nella loro musica pianistica, sono stati, a cavallo tra '800 e '900, Claude Debussy e Alexandre Scriabin.
Leggere di piú

Contatta gratuitamente

o

¡Ricorda di dire che vieni da letuelezioni.it!
Alessandro Soldano

Alessandro Soldano
54 Anni·Insegnante con 5 anni esperienza
20€/h
¡Prima lezione gratis!
è uno dei nostri Insegnanti Top
  • Dati Verificati: e-mail, telefono, indirizzo e recensioni
  • È ora in linea per rispondere ai tuoi messaggi
  • Risponde in pochi minuti
Condividi questo profilo o invialo per e-mail
Riportare l' errore
Alessandro Soldano
Alessandro Soldano (9) Milano (Lombardia)
20€/h¡Prima lezione gratis!
Contattare
© 2007 - 2024 Letuelezioni.it è un membro della famiglia GoStudent Mappa del sito: Insegnanti privati