Sono uno studente di Ingegneria Energetica all’Università degli studi di Roma La Sapienza. Vivo a Roma. Ho cominciato a dare ripetizioni di matematica, fisica e chimica al secondo anno di liceo, in modo continuativo. L’esperienza mi ha insegnato che non esiste un metodo di insegnamento standard che vale per tutti. Ho avuto a che fare con ragazzi e ragazze di ogni tipo, in particolare persone aff...
Sono uno studente di Ingegneria Energetica all’Università degli studi di Roma La Sapienza. Vivo a Roma. Ho cominciato a dare ripetizioni di matematica, fisica e chimica al secondo anno di liceo, in modo continuativo. L’esperienza mi ha insegnato che non esiste un metodo di insegnamento standard che vale per tutti. Ho avuto a che fare con ragazzi e ragazze di ogni tipo, in particolare persone affette da DSA, ADHD, disturbo della concentrazione e discalculia. La sola costante che ho riscontrato è quella di ripreparare la lezione ogni volta per quanto io la possa conoscere nel profondo. Per il resto ho capito che per insegnare bene oltre a capire la persona che ho di fronte devo trovare il modo di dare un’estetica a questo tipo di materie (in particolare la matematica), il che è la cosa più difficile e più stimolante di questo lavoro. Al liceo capivo benissimo tutto il programma, sempre, ma con un anno di ritardo (infatti ho cominciato al secondo anno). Questa mia difficoltà mi ha portato a capire quali possono essere i problemi che passano per la mente dei ragazzi quando non capiscono determinati argomenti, perché ci sono passato e so dove intervenire. L’arte di insegnare le discipline scientifiche sta nell’anticipare ogni sorta di dubbio che lo studente può avere.