Luca Fratton

Nel tempo, grazie al lavoro nel sociale, ho potuto sperimentare l’insegnamento in tanti contesti extrascolastici diversi. Per me è bellissimo quando la lezione diventa il momento per ragionare e capire cosa e perché si sta facendo un determinato lavoro, concetti che rappresentano sempre il punto di partenza.
Prima di iniziare chiedo infatti quali devono essere gli argomenti d’interesse, quali sono gli obiettivi che si intende raggiungere e che tipo di sforzo la persona intende fare per raggiungerli; ciò aiuta a tarare il tipo di lavoro che svolgeremo nell’incontro in tempo reale, ma aiuta anche a non caricare di troppa ansia quel momento, a beneficio della concentrazione e della precisione nel lavorare. Se fosse necessario, dovremmo anche iniziare dallo step precedente, dedicando il tempo quindi all’orientamento riguardo le motivazioni allo studio, agli obiettivi e alle aspettative, cercando di trovare insieme alla persona un risultato il più possibile realistico e utile a proseguire nel percorso.
Utilizzo contenuti sia miei che portati dalla persona, che nel tempo - in caso di percorso di più lezioni - preparo in modo funzionale al raggiungimento degli obiettivi scelti insieme, sempre avendo uno sguardo all’interesse di chi richiede la lezione.
Tendo inoltre a voler lasciare il grosso del lavoro individuale della persona al di fuori della lezione, perché il tempo passato insieme deve essere ottimizzato grazie alla comprensione, alla discussione e al confronto.
Parto da un assunto molto semplice per spiegare l’importanza della comunicazione e della conoscenza del linguaggio, ossia che “è impossibile non comunicare” (P. Watzlawick), quindi è sempre meglio sapere cosa stiamo dicendo.