La domanda ha molteplici risposte ma è molto più che sensata. Di tutti i programmatori che conosco in pochi stanno effettivamente sfruttando il plus della loro laurea, se finisci a scrivere il solito gestionale è raro che ti possano servire tante cose studiate all'università, ammetto che lato programmazione poche volte ho dovuto utilizzare la matematica nella mia breve carriera. Per fare l'insegnante in un'academy non serve nessuna laurea, serve una P.IVA (non ti assumono mai, per le mie esperienze). P.S.: Non metterò mai in dubbio l'utilità della laurea, già soltanto che un ragazzo possa scegliere di fare un'academy di 6 mesi o fare 3+2 anni di università PRIMA di iniziare a lavorare fa una certa differenza qualitativa decisamente più rara nei non laureati. Premettendo che sia stata affrontata seriamente e non copiando (con tanta amarezza, devo ammettere che molti vogliono il pezzo di carta e non le conoscenze), all'azienda conviene perché ha un allievo che ha assaggiato molto e varie cose prima di iniziare a lavorare per te, infatti io sono stato un jolly i primi anni di lavoro perché mi sono adattato a fare di tutto con buoni risultati, il corsista ti fa solo HTML CSS e JavaScript, senza esplorare nient'altro perché in 6 mesi non riesci ad esplorare, sono materialmente pochi.

Ciao Mario, imparare a programmare da soli richiede molto più tempo e molta più fatica, è un modo di ragionare non naturale per molti. Io credo che se per imparare a programmare servano 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana per ALMENO 6 mesi da affiancato. Autonomamente credo che i tempi vadano moltiplicati per 4. Però, tu hai solo 15 anni, se è una passione e decidi di dedicargli tempo ti consiglio di farlo, ne risulterà un Mario più maturo ed intelligente. P.S.: Adoro vedere giovani volenterosi, se hai voglia puoi scrivermi per una chiacchierata per capire cosa vuoi fare e cosa vuoi diventare da grande, magari ti posso aiutare a chiarirti le idee e darti dei suggerimenti, per aiutarti ad indirizzarti sul futuro che desideri e che, all'età tua io non avevo chiaro.

Io i miei allievi li faccio soffrire parecchio. Le mie esperienze mi suggeriscono che è più semplice passare dal basso livello all'alto piuttosto che fare il contrario. Qual è il miglior linguaggio per imparare a programmare? Come buon compromesso ti direi il C++ o addirittura il C, ma è un bagno di sangue (e c'è anche di peggio). La domanda importante è: cosa vuoi diventare nella vita? Da questa risposta ti consiglio di optare per il linguaggio più a basso livello fra quelli che dovrai studiare. Per esempio, il linguaggio che offre più opportunità lavorative in Italia è Java (sempre secondo le mie esperienze), se vuoi diventare un Full Stack e vuoi lavorare in Italia ti consiglio di partire da Java, poi passare ad HTML, CSS e poi JavaScript. Ma la programmazione richiede una mentalità che va acquisita, attenzione all'effetto Dunning-Kruger, tutti ci siamo passati. Non è necessaria una laurea per diventare programmatori (gradita ma non indispensabile) ma ti consiglio di farti affiancare altrimenti ci metti 4 volte il tempo necessario.

Qui c'è un errore da parte tua di ottica. Dipende cosa vuoi fare, se vuoi programmare sistemi balistici la vedo dura senza una buona base di matematica e fisica, se invece l'obiettivo è avere un normalissimo lavoro da 1500 € al mese con poche pretese, dove sviluppare gestionali (magari in consulenza) credo che la laurea non sia superflua PERÒ poco sfruttata. Nel corso della mia carriera poche volte mi è servita la matematica. P.S.: Il ragionamento necessario per programmare dovrebbe renderti affine comunque alla matematica, quindi, in genere si è portati per entrambe le materie (o lo si diventa, nel mio caso). Lavori con le variabili, ci sono molti numeri, ti preoccupi dei casi limite in cui si va in eccezione, a me sembra molto matematico come ragionamento.