In generale, nomi maschili terminanti in "o" hanno il plurale in "i". Il giorno, i giorni; il manico, i manici; l'albero, gli alberi; lo zaino, gli zaini.
I nomi femminili terminanti in "a" hanno il plurale in "e". La maglia, le maglie; la cucina, le cucine, la gamba, le gambe, l'anta, le ante.
I nomi terminanti in "e" hanno il plurale in "i", indipendentemente se siano maschili o femminili. Il camice, i camicie; il dolce, i dolci; la veste, le vesti, la mente, le menti.
I nomi con l'accento sull'ultima vocale restano invariati. La virtù, le virtù; il comò, i comò; il colibrì, i colibrì; la città, le città.
I nomi terminanti in -cia o -gia hanno il plurale in "cie" o "gie" se tali desinenze sono precedute da una vocale; se sono precedute da una consonante, al plurale fanno "ce" o "ge". Esempi: la camicia, le camicie; la provincia, le province.
Poi ci sono alcuni nomi femminili terminanti in "o" e alcuni nomi maschili terminanti in "a". Il plurale di tali nomi è sempre in "i". Esempi: la mano, le mani; il poeta, i poeti; l'atleta, gli atleti.
I nomi di origine straniera restano invariati al singolare e plurale. Il film, i film; il computer, i computer. I nomi di origine latina hanno singolare a plurale come in latino: il curriculum, i curricula; l'iter, gli itinera.
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