Emanuele De Simone

Ogni studente presenta caratteristiche differenti, tutti hanno la capacità di apprendere, è però importante trovare la strada giusta che può variare anche a seconda della disciplina che si affronta. Il primo incontro servirà per comprendere i suoi bisogni, le necessità e le metodologie di studio che ha sempre applicato.
Date queste premesse le metodologie didattiche spazieranno dalla classica lezione frontale, dalla preparazione di piccoli laboratori, anche multimediali, tesi ad aiutare l'apprendimento fino ad arrivare a modalità innovative volte a favorire l'interazione con gli studenti e a stimolarne la partecipazione attiva.

Per i più giovani, dove necessario o richiesto, è possibile favorire un processo di digitalizzazione, i nostri ragazzi sono soliti usare smartphone e tablet ma l'approccio con il computer è fondamentalmente diverso e spesso meno "ludico". In quest'ottica potranno essere svolti esercizi che prevedono l'utilizzo del pacchetto office, utile in ogni occasione per la stesura di testi, per la raccolta di materiale audio-visivo e per il calcolo.
Inoltre, oggi, la maggior parte delle ricerche partono dal web, sarà fondamentale mostrare loro come muoversi in questo "nuovo" ambiente virtuale per comprenderne al meglio le potenzialità e le giuste fonti da utilizzare.

Infine, ciò che verrà fatto è:
- avere cura e rispetto dello studente;
- stimolare la sua voglia di apprendere;
- stimolare la fiducia in sè e nelle proprie capacità;
- favorire lo sviluppo di una metodologia di studio che permetta di "saper studiare" con i mezzi a propria disposizione, di diventare maggiormente autonomo;
- sviluppare un senso critico che permetta di comprendere pienamente il senso degli studi che si sta affrontando (in particolare per i più grandi).