La scelta migliore è sempre il piano acustico verticale. Ma se si è incerti sulla volontà di proseguire un percorso nuovo o si ha un budget base va bene anche il digitale con tasti pesati, con l'idea, però, di sostituirlo appena possibile. Ciao

Salve, la scelta ideale è sempre un pianoforte acustico verticale, che dà subito l'idea del percorso che si va a intraprendere. Per ragioni pratiche, però, si può anche cominciare con una tastiera con tasti pesati, da lasciare poi in favore dell'acustico quando il percorso comincia a essere serio, per diventare eventualmente il pianoforte di riserva destinato allo studio estivo. Saluti

Insegnare musica è un'arte delicata, secondo me è impossibile essere un insegnante completo se non si è avuta un'esperienza globale di tipo psico~fisico nello studio con uno strumento, se non altro perché si impara una tecnica come veicolo di un'espressione, attraverso la padronanza del gesto e dell'organizzazione mentale di un'escursione. I percorsi sopracitati sono ottimi per insegnare storia della musica,non musica pratica

Studiare per suonare uno strumento non preclude la possibilità di studiare altro. È chiaro che se si vuole intraprendere un percorso professionale è necessario scegliere, ma solo sperimentando l'approccio a vari strumenti si può scegliere in maniera efficace. Saluti

Rossomandi Antologia pianistica da integrare con un volume di pezzi facilissimi in stile moderno e/o un'antologia di pezzi classici famosi facilitati