Qual è il miglior metodo di studio per chi fa fisica all’università?

A settembre inizierò a studiare fisica all’università… come dovrei organizzare il mio metodo di studio? Immagino che sarà molto diverso dal liceo…
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Edoardo Alaimo
Insegnante Top
Non c'è una risposta. Io personalmente adoravo molto il metodo del foglio bianco, detto anche metodo Feynman: se sei in grado di descrivere a pieno un esercizio, un fenomeno, una derivazione, qualunque cosa partendo da un foglio bianco (i.e. avendo solo tu, una penna e la tua testa, occasionalmente sbirciando qua e là dei suggerimenti), allora hai capito a pieno l'argomento. Questo metodo fa si che è come se spiegassi l'argomento a te stesso, e come ben si sa, se stessi è il più temibile giudice. Inoltre, il metodo enfatizza che bisogna spiegare nel più semplice dei modi (per dirla alla Feynman "If you cannot explain something in simple terms, you don't understand it") - Feynman suggerisce di immaginare di spiegare la cosa persino ad un bambino. Non sarei così diretto ma ecco, immaginarla di spiegare a qualcuno un po' sotto (i.e. un liceale se sei alla triennale, un triennale se sei alla magistrale, un laureato se sei ricercatore...) rende l'idea. Se durante una spiegazione ci si complica infinitamente la vita.. da un punto di vista didattico, secondo Feynman, non si è veramente capito quello che si sta spiegando. È un ottimo metodo per la fisica fondamentale perché questa cerca di spiegare i fondamenti della realtà: se non si capisce, anche in maniera semplice, quello che si fa, come faremmo a convincerci che quello che si sta dicendo è vero o è solo un costrutto complicato e matematico e astratto ma distaccato dalla realtà stessa? Anche svolgendo esercizi o ripetendo teoremi il metodo del foglio bianco risulta ottimo. D'altronde vorrei aggiungere che svolgere esami scritti a fisica è come se fosse usare questo metodo. Se devo commentare concludendo con i pro e contro, direi che il pro è che questa tecnica è perfetta per la fisica: si va dritti al punto delle questioni, e si capisce subito in una argomentazione in cosa si è deboli (ed eventualmente dove andare a fortificarsi). Inoltre la tecnica favorisce la logica e le concatenazioni alla mera mnemonica (a volte basta ricordare una frase, o una formula, e una logica o teoria, per fare una completa derivazione lunga 2/3 pagine, non serve molta memoria ma intuizione fisica). Purtroppo penso che la tecnica non si applica bene alle materie più mnemoniche (a Fisica, materie come Storia della Fisica, oppure in altre facoltà scientifiche, quali Biologia o Ingegneria, il metodo ha le sue pecche perché a volte c'è molta più mnemonica coinvolta nel conoscere immagini, nomi, processi, normative, valori, esempi, etc.). Non dico che la mnemonica non sia importante ma a Fisica sarebbe impossibile conoscere tutte le scoperte: è molto più possibile conoscere quelle più importanti, e conoscere la logica che conduce da queste leggi fondamentali (meccanica classica, analitica, relativistica, elettromagnetismo, meccanica quantistica, fisica delle particelle) e quelle più particolari o complesse (astrofisica, chimica, fisica dei materiali, ingegnerie, etc.).
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