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Dare ripetizioni: come fare per essere in regola?

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Le ripetizioni sono un aiuto, da parte di un esperto in una determinata materia, ad uno studente che ha bisogno di un supporto rispetto all’istruzione “tradizionale” ovvero le ore passate a scuola o all’università. Dare ripetizioni serve a colmare le lacune lasciate dalla formazione scolastica, dando la possibilità agli allievi di migliorare i propri voti e di stare al passo con il programma con più facilità.

Dare ripetizioni è un lavoro che richiede grande empatia, capacità di ascolto e organizzazione, nonché una profonda conoscenza della materia che si andrà ad insegnare. Per fare le cose alla luce del sole e non temere brutte sorprese a livello di accertamenti fiscali, bisogna però sapere come gestire le lezioni, le regole da rispettare e gli adempimenti.

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Vediamo insieme come fare per essere in regola dando ripetizioni.

Dare ripetizioni online: è legale?

Partiamo da una prima domanda fondamentale. Dare ripetizioni e dare lezioni online è legale? Sì! Il cosiddetto “doposcuola” non è vietato dalla legge, ma è soggetto ad alcune condizioni: per iniziare, chi è già insegnante non può fare ripetizioni ai propri alunni e, nel caso decidesse di farlo, dovrebbe avvisare il dirigente scolastico. 

Bisogna, inoltre, prendere altri accorgimenti:

  • Rispettare le norme antinfortunistiche: occorre evitare che si possano verificare incidenti all’interno dell’abitazione dell’insegnante, di cui altrimenti questi sarebbe responsabile sia civilmente che penalmente. 
  • Dichiarare al fisco i compensi ricevuti, sottoponendoli a tassazione - sebbene attualmente siano previsti dei regimi agevolati. Nel caso non si dovessero dichiarare, il compenso percepito "in nero" non costituirebbe un reato, bensì un illecito tributario - questo nel caso in cui non si superi la soglia di 150mila euro.

Tutte queste regole chiaramente valgono quando l’attività di doposcuola diventa periodica e di tipo professionale. La singola lezione, specie se eseguita gratuitamente, non è soggetta ad alcun vincolo se non ovviamente a quello riguardante la tutela della sicurezza degli alunni. 

Dare ripetizioni private: come mettersi in regola e quando aprire Partita IVA

Per regolarizzare la propria situazione e sapere di poter tranquillamente dare ripetizioni private a Milano o in qualsiasi altra città d’Italia, esistono più modi, e se ne deve scegliere uno in base alle circostanze in cui ci troviamo. 

Nel caso in cui si dovessero dare ripetizioni in modo saltuario e non si dovessero superare i 5.000 euro di guadagno annui, quello di dare lezioni private può rientrare nella categoria dei lavori autonomi occasionali. Attenzione però:  l’insegnante dovrà rilasciare una ricevuta al momento del pagamento. Se a pagare è lo studente, non essendo sostituto d’imposta, non vi è IVA né ritenuta d’acconto. Se la cifra supera i 77,47€ sarà necessario apporvi una marca da bollo. Il guadagno andrà dichiarato in “Altri redditi” nel modello 730.

Qualora il compenso delle ripetizioni superi la soglia dei 5.000 euro invece bisognerà aprire Partita IVA. Se siete in possesso di determinati requisiti, per i primi 5 anni sarà possibile adottare il regime forfettario, che prevede una tassazione del 5% e che diventerà del 15% negli anni successivi. Per questo tipo di operazioni è sempre bene rivolgersi ad un esperto del settore che saprà guidarci in maniera più professionale, come un commercialista.

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Dare lezioni private: come dichiarare i compensi

Oltre ai casi descritti sopra, esisterebbe anche una flat tax per i docenti di ruolo che intendono dare ripetizioni private. In questo caso non sarebbe necessaria l’apertura di Partita IVA, e verrebbe applicato il 15% di tassazione sui guadagni derivanti dal lavoro di insegnante privato.

Il docente, tuttavia, può optare per l’applicazione dell’ordinaria imposta. Come funziona? Viene comunicata con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta cui si riferisce la scelta operata. In entrambi i casi i compensi vanno dichiarati, nuovamente, nel 730 nel quadro D oppure nel quadro RL del modello Unico.

Sono esclusi dalla flat tax i docenti di scuola statale non titolari di cattedra, ovvero coloro che hanno solo incarichi di supplenza. È escluso anche chi non svolge attività di insegnamento nelle scuole: un esempio può essere un musicista che organizza dei corsi per insegnare uno strumento ai giovanissimi e introdurli al suo uso.

Siti per dare ripetizioni online

Una volta che ti sei accertato su come avere tutte le carte in regola, nel caso in cui volessi iniziare il tuo percorso da insegnante privato, Letuelezioni è decisamente il posto giusto. Volendo, potresti dare ripetizioni di inglese a Milano, Bari, Roma, o in qualsiasi città tu sia, in quanto vi è la possibilità di erogare lezioni online o a domicilio.

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Considerando poi che i feedback di studenti ed insegnanti sono positivissimi, cosa stai aspettando? Inizia a dare ripetizioni private su Letuelezioni!

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