Penso di aver scoperto quanto lo studio potesse essere stimolante, soprattutto, a partire dai 13 anni.
l mio percorso di studi più consapevole, infatti, è iniziato ben prima di conseguire la Laurea Magistrale in Lettere e Filosofia.
Ritengo che esso sia cominciato quando ho maturato la decisione di iscrivermi al Liceo Scientifico, accordandomi così la possibilità di acquisire delle basi solide nelle discipline che avvertivo più ostiche e rispetto le quali mostrano un profondo senso di inadeguatezza.
Non volevo, infatti, che la mia istintiva predilezione per le materie umanistiche potesse inficiare lo sviluppo delle mie capacità scientifico-matematiche.
Scelta scaturita, dunque, da un pizzico di orgoglio e da una generosa dose di volontà nel dimostrare a me stessa che, con studio e volontà, potevo accedere a quelle zone della conoscenza con cui avevo faticato maggiormente a entrare in relazione o che, forse, qualche insegnante aveva contribuito, senza intenzionalmente volerlo, a farmele detestare.
Quella scelta liceale, il percorso che ne è conseguito e la fortunata conoscenza di un Docente di Matematica, avvenuta al terzo anno, sono stati una rivelazione sorprendente.
Da quel momento ho capito che per quanto ognuno di noi abbia predisposizioni e passioni proprie, che abbiamo il dovere di assecondare, nessuna disciplina è davvero inaccessibile.
Con i giusti stimoli, uniti a costanza e determinazione, tutti possiamo raggiungere livelli gratificanti di istruzione, ampia e variegata, e ambire al sentirci a nostro agio con gli altri ma, soprattutto, con noi stessi.
Perché quello che spero di trasmettere ai miei studenti, è la consapevolezza che è il singolo individuo a fare la differenza nella storia del progresso umano e che nessuno mai deve farci sentire "fuori posto" in un mondo che ha sempre qualcosa in più da rivelarci e che siamo noi stessi a rendere speciale, unico e irreplicabile.