Come imparare le declinazioni in latino

Ghui 6 risposte
Io odio studiare a memoria, ci sono altri modi per imparare tutte le declinazioni in latino?
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Risposte
Io ho usato questo metodo: ho utilizzato uno schema con le terminazioni delle desinenze per tutte le declinazioni. Allo stesso modo anche per i verbi. Per approfondire puoi aiutarti anche con la grammatica storica, che spiega perché si arriva a quella terminazione, ma quest’ultima possibilità dipende da quanto approfondisci la materia a scuola.
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Marilena Straccini
Insegnante Top
Purtroppo no, le declinazioni bisogna memorizzarle
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è preferibile iniziare con lo studio delle varie desinenze, notando e ricordando che molte di esse si ripetono in alcuni casi caratteristici. A questo punto, facendo degli esempi, sarà molto più semplice ricordarle anziché declinare migliaia di nomi utilizzando solo la memoria.
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Si. Esiste un metodo basato sul ragionamento che riguarda la scomposizione delle parole
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Massimo Panza
Insegnante Top
La cosa migliore da fare è partire dal contesto. Inserite in un contesto, le parole acquistano vita e restano meglio in mente. Parti da tabelle che potrai inventare da te. Ogni tabella avrà su ognuna delle sue sei colonne la dicitura: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo e ablativo. Ciascuna delle tre righe sarà dedicata, rispettivamente, una al genere maschile, una al femminile e una al neutro. Procedi così per ciascuna declinazione: la prima, la seconda, la terza, la quarta e la quinta avranno ciascuna una tabella per il singolare e una per il plurale. otterrai così dieci tabelle. Se prendi più frasi in latino e, per così dire, le "smembri" nei loro elementi compositivi, puoi preparare la specifica tabella dedicando una colonna all'accusativo singolare della seconda, faccio per dire, in cui inserirai la frase X, evidenziando all'interno di quella stessa frase, in rosso, la parola Y che vale, poniamo, come esempio di accusativo maschile della seconda declinazione. La stessa frase la riporti anche, se lo contiene, sotto la voce del dativo singolare maschile della seconda, evidenziando in blu la forma corrispondente e così via, in base ai casi che hai nella stessa frase. Prepari poi una tabella per il plurale della stessa declinazione. Prosegui così per tutte le declinazioni, distinguendo singolare e plurale, avendo cura di scegliere frasi che contengano la maggior varietà possibile in termini di genere, numero e caso dei sostantivi e degli aggettivi. Quando rileggerai le tabelle, il colpo d'occhio e le terminazioni delle parole colorate e incolonnate ti aiuteranno a memorizzare. In aggiunta, puoi servirti anche di frasi fatte latine in uso in italiano: "Leonardo fu un aviatore ante litteram" - questa, la metterai nella colonna dell'accusativo singolare della prima declinazione, ricordando anche che "ante", come preposizione, vuole l'accusativo. "Primus inter pares" ti servirà come esempio di nominativo singolare maschile della seconda e, insieme, come esempio di accusativo plurale maschile della terza - "primus" potrai segnarlo, poniamo, in arancione come gli altri sostativi al nominativo maschile singolare della seconda evidenziati nello stesso colore da altre frasi; "pares" potrai segnarlo, mettiamo, in viola, come tutti gli altri accusativi plurali maschili della terza - cosa che ti aiuterà, rileggendo la tabella, anche a rammentare che -es è la desinenza, nella terza, anche di nominativo e vocativo plurale sia al maschile che al femminile. Fare attenzione alle desinenze che hanno più valori è, infatti, anch'esso un buon modo per associare un segno a più funzioni - anche concettualmente, infatti, i casi diretti hanno molto in comune: stabiliscono in effetti un rapporto immediato con l'azione. Così facendo, non studierai "a pappagallo", ma sarai consapevole del perché e del per come certe desinenze valgono per più casi. Buon lavoro e buon divertimento.
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Alessandro
Purtroppo declinazioni e coniugazioni sono la parte mnemonica del latino; per tutto il resto c'è la logica.
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