Come migliorare movimenti delle dita sul pianoforte

Renzo 7 risposte
Ciao! Prendo lezioni di pianoforte una volta a settimana e vorrei essere più veloce nel muovere le dita e anche avere più precisione. Il mio insegnante di pianoforte mi ha consigliato di mettere le gomme sulle mani quando suono, avete altri consigli?
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Risposte
Il segreto per ottenere agilità e velocità è molto semplice,basta seguire questi step: 1) impostare il metronomo su un andamento comodo, possibilmente lento. 2) Dividere il brano in frammenti di poche battute,avendo cura di fermarsi sul battere della battuta successiva. 3) Utilizzare le varianti ritmiche con l'ausilio del metronomo. 4) Attenzione al baricentro del busto che cambia a seconda dell'estensione da coprire. 5) Valutare la qualità del suono ottenuto prima di aumentare la velocità.
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Ciao Renzo, gomme sulle mani?? Devi trovare (farti indicare) 3 o 4 esercizi giusti che facciano lavorare bene tutte le dita, poi QUOTIDIANAMENTE, stabilisci una velocità con il metronomo e gradualmente cresci ma di poco alla volta. Ripetere gli esercizi più volte e aumentare SOLO quando l'esecuzione risulta precisa, rilassata e naturale.
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Sicuramente allenarsi con le scale darà agilità alle dita....Ti servirà un metronomo per aumentare ogni giorno di poco la velocità. Stesso lavoro col metronomo va fatto sul brano dividendo ogni volta lo studio in poche battute per volta...lavorare con varianti di quartina e terzina in base al tempo del brano aiuterà moltissimo. Ma seziona il brano..mai studiarlo dall'inizio alla fine.. Non ha alcun senso... Solo a studio ultimato si suona tutto intero, o durante la prima fase di lettura giusto per inquadrarlo musicalmente.
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Renzo la velocità dipende da quanto conosci un brano più lo studi e più lo conosci. Poi ci sono dei semplici esercizi x un giusto rapporto da avere con i tasti ma soprattutto col suono. Tecnica del maestro Luzzati della scuola pianistica milanese. Al tuo maestro lasciagli credere che la fesseria che ti ha detto sia vera
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Ciao Renzo, il lavoro dovrebbe svolgersi in due direzioni: 1) tecnica assoluta: studio giornaliero di scale in moto retto in tutte le tonalità, almeno su 2 ottave, per cominciare; studio giornaliero di esercizi sulle 5 dita . 2) tecnica applicata: studio di passaggi del pezzo che ti risultano particolarmente difficili con varianti (sono esercizi in cui si applicano alle note del brano figurazioni ritmiche del tipo croma col punto e semicroma e viceversa, note lente e note veloci e viceversa) ; studio di studietti melodici pensati da autori della didattica pianistica per sviluppare l'agilità attraverso un brano comunque musicale e piacevole da eseguire. Detta così sembra un'impresa, ma in realtà ripetere molte volte un passaggio senza agire strategicamente per risolvere il problema tecnico che impedisce di migliorare porta ad un dispendio inutile del tempo. Studiare bene significa anche ottimizzare i tempi e rendere utile ogni minuto passato al pianoforte. Saluti
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Ciao Renzo! Oltre a quello che ti hanno già consigliato, mi sento di insistere su un aspetto che potrebbe sembrare antitetico rispetto al risultato che vorresti ottenere.... ovvero, devi utilizzare nel modo corretto i metodi come Beyer, Hanon, ecc. Non ricercando da subito la velocità. Talvolta un esercizio è più utile e da più risultati a lungo termine se fatto molto lentamente, almeno per qualche ripetizione, prima di incrementare il bpm. In questo modo avrai l'effetto paragonabile allo streching che si fa prima di fare sport. Ovvero abituerai le dita e l'articolazione a muoversi in maniera temporizzata, restare in una posizione per alcuni secondi, e poi muoversi a tempo per seguire l'esercizio. Le ripetizioni e l'incremento graduale del bpm faranno il resto. A presto!
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La risposta è in te stesso. Ogni mano è diversa e ha bisogno di lavorare in modo personalizzato. Un buon maestro capisce quali sono le priorità di ogni allievo e utilizza per ognuno sistemi a volte contrastanti tra loro. Un modo che va bene per un allievo spesso è addirittura dannoso per un altro, quindi si deve sempre passare da un'attenta valutazione dei mezzi naturali per ottenere esecuzioni soddisfacenti sia dal punto di vista tecnico che stilistico
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Renzo
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