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ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO: IL PRIMO OSTACOLO

Letuelezioni
Valeria Nidoli

Il percorso universitario di uno studente di Giurisprudenza è un percorso lungo e tortuoso, un autentico percorso ad ostacoli. Numerose e variabili difficoltà si frappongono tra lo studente ed il raggiungimento dell'ambito traguardo del conseguimento della laurea: non ci si riferisce solamente alla complessità (qualitativa) degli argomenti da comprendere, da memorizzare e da esporre successivamente in sede di esame, ma anche alla mole (quantitativa) immane di istituti da studiare (pagine e pagine di manuali da studiare e ricordare e coordinare).

Si parla di uno sforzo non banale richiesto alla propria mente.

Tra questi ostacoli, sicuramente, l'esame di diritto privato merita una menzione speciale al punto da poterlo considerare "il primo ostacolo", anche e soprattutto per il suo posizionamento all'interno dei piani di studio universitari. Infatti, con le dovute differenze tra i piani di studio dei vari atenei italiani, tendenzialmente, l'esame in questione va affrontato al primo anno di università: una prova dura che le giovani matricole si trovano immediatamente innanzi. Basti immaginare ciò: comprendere-memorizzare-ripetere oltre 1500 pagine di un manuale austero, tecnico, voluminoso, fisicamente anche pesante, può provocare, almeno in potenza, shock e pressione sulle menti di giovanissimi studenti universitari novelli, da pochissimo usciti dall'alveo sicuro, protetto ed eteroguidato della scuola superiore e catapultati nel nuovo mondo autogestito e totalmente nuovo dell'università (ragazze e ragazzi a cui, fino a pochi mesi prima, veniva impartito e indicato dai professori cosa, quanto e come studiare al giorno, ed ora, invece, si trovano totalmente in balia di una nuova realtà da organizzare e gestire autonomamente, sicuramente una realtà caratterizzata da più libertà, ma, attenzione, la libertà nella programmazione e nell'organizzazione, specialmente all'inizio, può rilevarsi più un aspetto negativo che positivo).

Inoltre, non devono sottovalutarsi gli argomenti, gli istituti, i temi trattati dal diritto privato. Il diritto privato copre la quasi totalità delle nostre azioni e degli aspetti presenti nella nostra quotidianità. Perfino gli aspetti che potremmo considerare più banali, più automatici e scontati.

Facciamo alcuni esempi? Tutti noi, almeno una volta, abbiamo comprato un qualcosa da un negozio: siamo stati protagonisti di un contratto di compravendita che è il contratto avente per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo (art. 1470 c.c.).

Un altro esempio? Tutti noi facciamo (abbiamo fatto o faremo) parte di una famiglia? Il diritto privato ci dice anche quali sono i diritti e doveri dei coniugi, la responsabilità genitoriale, i diritti successori eccetera eccetera. 

Insomma, studiare diritto privato significa studiare innumerevoli e diversi argomenti (alcuni dei quali da riaffrontare approfonditamente in successivi esami durante la carriera universitaria): dalle situazioni giuridiche soggettive alle associazioni, dai diritti reali ai diritti di credito, dalla responsabilità contrattuale alla filiazione eccetera.

Allora come affrontare questo "primo ostacolo" senza farsi scoraggiare? Sicuramente, il primissimo consiglio è di natura organizzativa. Fondamentale risulta dotarsi di un metodo (c'è chi già sa quale metodo usare e preferire, chi invece lo scopre con l'esperienza e lo perfeziona in itinere, chi preferisce leggere e ripetere a voce alta, chi fa schemi e mappe concettuali, chi fa riassunti, chi sottolinea e annota sul libro) e segmentare il programma di esame tramite un'efficace e razionale tabella di marcia: è impossibile ridursi a studiare tutto ad un mese dalla data di esame, occorre studiare tot pagine o tot capitoli al giorno e fare più ripetizioni (non necessariamente ripetendo ad alta voce, l'importante è abituare la mente a contenere e coordinare tante informazioni).

In ogni caso, per ottenere un bel risultato in questo esame del primo anno, è molto utile frequentare le lezioni, sentire la viva voce del professore, "respirare l'aria dell'università", approfittare dei colloqui in dipartimento, confrontarsi con i colleghi per condividere ansie, paure, incertezze e quindi per "sentirsi meno soli", farsi aiutare da un tutor, anche sulle piattaforme online, tutor che sostanzialmente è stato un ex studente, conosce le difficoltà del percorso universitario e può fornire il giusto aiuto e sostegno (anche morale) allo studente.

In conclusione, diritto privato è il primo grande ostacolo che lo studente di Giurisprudenza dovrà affrontare, il primo vero banco di prova, utile anche per gli esami successivi perchè costringe a dotarsi di un metodo, strumenti e disciplina, costringe ad autoregolarsi. 

Anche per questo vi è il detto "fatto privato, mezzo avvocato"!

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Valeria Nidoli
Content Specialist
Valeria è una web content strategist specializzata in SEO e tendenze IT. È italiana e vive a Barcellona dal 2018, dove lavora nel settore del marketing digitale da oltre quattro anni. Appassionata di culture e lingue straniere, parla fluentemente italiano, spagnolo e inglese, e sta perfezionando le sue competenze in francese e catalano. Con una solida esperienza nell'organizzazione e gestione di progetti, Valeria ama condividere il suo know-how attraverso lo storytelling, rendendo i contenuti digitali più coinvolgenti e mirati.
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