• Perché studiare il russo?

Perché studio lingua russa? Una scelta casuale

Quando mi chiedono il motivo per cui studio la lingua russa, rispondo: “All’inizio non lo sapevo, adesso lo so, ne sono certa: è una delle lingue più belle al mondo”. Tutto nacque quando scelsi di studiare lingua inglese e lingua russa all’università.

Vuoi studiare russo?

La scelta della lingua russa fu del tutto casuale: non avevo mai letto libri di scrittori russi, né visto alcun film di qualche regista russo famoso, e peggio ancora, non conoscevo altre città russe al di fuori di Mosca e San Pietroburgo. Nonostante ciò, la mia prima lezione di lingua russa fu un successo: rimasi senza parole… Non a causa dell’alfabeto cirillico, non per le parole (che anni fa mi sembravano impronunciabili), ma perché, nonostante le mie evidenti difficoltà nell’apprendimento della lingua russa, fu amore a prima vista.

Inoltre, notai sin da subito uno stretto rapporto tra la mia lingua materna, l’italiano, e il russo: nella lingua che stavo studiando erano presenti prestiti e calchi ripresi dalla mia lingua, e viceversa. Dopotutto, le due lingue non erano così diverse. Di lì a poco, imparai a formulare piccole e semplici frasi e, col tempo, ho imparato anche a sostenere brevi conversazioni. Per giunta, ebbi modo di conversare con qualche parlante nativo che abita nella mia città: ogni volta che mi cimentavo a parlare nella loro lingua rimanevano stupiti.

Non nego che la perseveranza nell’apprendimento di questa fantastica lingua sia dipesa anche dai sorrisi spontanei dei russi, che amano coloro che si approcciano alla loro lingua e alla loro cultura. Fu un grande incentivo per una studentessa come me, che era ancora una principiante nei confronti di tutto ciò che riguarda la sfera russa.

Per di più, recentemente, ho avuto l’opportunità di soggiornare per quattro mesi in Russia, a Pyatigorsk. È stata in assoluto l'esperienza più bella e formativa della mia vita: interagendo quotidianamente con i russi, ho apprezzato sempre di più la loro lingua, imparando nuove parole e soprattutto, ho imparato ad associare le parole a cose reali. Finalmente potevo vedere da vicino le loro danze tradizionali, potevo assaggiare i bliny, il kvas e la vodka, di cui si parlava tanto nei testi universitari.

Naturalmente una lingua è lo specchio della città che la parla: dall’esperienza del mio soggiorno a Pyatigorsk ho compreso che, così come esistono consonanti dure e morbide, ci sono russi altrettanto “duri” (solo all’apparenza), ma in fondo sensibili e accoglienti. Infatti, è bastato poco per fare amicizia con gli studenti russi, con i quali tuttora scambio messaggi, nonostante la distanza. In conclusione, studiare una lingua straniera permette di arricchire il proprio lessico e il proprio bagaglio culturale.

In particolare, studiando la lingua russa sento di vivere una doppia vita: quella che mi spetta e quella per scelta, e non me ne pento affatto. Sceglierei sempre e comunque di studiare questa magnifica lingua per le emozioni che suscita in me ogni volta che leggo un articolo russo, un romanzo del mio scrittore russo preferito, Anton Pavlovič Čechov, o quando converso con russi “duri” e “morbidi”.

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