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Ripetizioni di greco: quali sono gli errori più comuni e come evitarli

Cari ragazzi, questa mattina vi parlerò degli errori più comuni riguardo la grammatica greca. Impartendo ripetizioni da un paio d'anni, ne ho viste di tutti i colori e per semplificarvi il lavoro, vi illustrerò i passaggi salienti, affinchè non si caschi nell'errore.

Cattiva abitudine è, purtroppo, quella di avere poco contatto col vocabolario: la prima ricetta per affrontare una frase o una versione, è interfacciarsi con lo stesso, immergendosi nel testo, dando una giusta collocazione sintattica alla parola di riferimento. Che sia greco o latino, bisogna essere "vocabolisti", ossia ottenere i risultati, attraverso l'utilizzo dei manuali.

Altro errore abbastanza comune, è la poca attenzione, concentrazione: quando siamo di fronte ad una versione, bisogna immergersi nel contesto e, di conseguenza, nel testo. Capite queste cose, sarà chiara la vicenda e, quindi, avremo un quadro più completo riguardo i costrutti grammaticali, i quali, a volte, presentano nozioni di per sè complesse.

TERZO ERRORE: MAI DARE PER SCONTATE LE REGOLE GRAMMATICALI! 

Evitare di incappare in scivoloni, è un vantaggio marcato per chi si appresta ad affrontare il greco: uno studio approfondito e molto tecnico (siamo di fronte sì a lingue morte, ma che ancora hanno fascino e, soprattutto, necessitano di tanto lavoro) abbasserà gradualmente il margine d'errore e, quindi, vi ritroverete a dover fronteggiare con più tranquillità l'argomento preso in esame.

QUARTO ERRORE: MAI RIPETERE A BASSA VOCE!

Errore abbastanza ricorrente, usuale, è quello di ripetere a bassa voce. NO! Ci sono passaggi che vanno letti, studiati e ripetuti a voce alta. Avete mai visto dei coristi ripassare i pezzi musicali a bassa voce? NO! Il nostro cervello necessita di ascoltare e immagazzinare, proprio come un registratore. Gli argomenti vanno assorbiti e per farlo, bisogna farsi che la ripetizione sia costante, efficace e vocale.

Dulcis in fundo, errore, spesso e volentieri, pacchiano riguarda la traduzione. Perchè ricercare parole alla rinfusa sul vocabolario senza dare senso al costrutto? La versione, è come un documento, necessita di avere un'identità ben precisa, altrimenti rischia di brancolare nella "cozzaglia" di parole. Quando si traduce, è necessario partire da un presupposto basico: la chiarezza. Questo elemento porterà lo studente a LEGGERE con molta attenzione, RICERCARE i termini e, infine, CONFERIRE al testo la propria anima sintattica.

Ricordate questo piccolo acronimo, LCR:

Leggere

Ricercare

Conferire.

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