Matteo Iounotchkine

Sono uno studente universitario uscito da un liceo classico con 97. Penso che una delle grandi carenze della scuola italiana consista in un’eccessiva enfasi sulla cieca memorizzazione, che non permette di sviluppare ragionamenti e interiorizzare le conoscenze. Quando do ripetizioni cerco di spingere gli studenti ad una rielaborazione personale delle informazioni, ad un pensiero intuitivo che all’atto pratico si traduce, ad esempio, nel saper cogliere il significato complessivo di una versione di latino, prima ancora di soffermarsi su cavillosità e tecnicismi che sono stati troppo a lungo il punto focale dell’insegnamento. Quanto gioverebbe ad uno studente chiedergli: “Cos’è che hai colto da questa frase? Motivalo”, piuttosto che il solito, meccanico: “Trova il verbo, trova il soggetto, quindi il significato”.
Lo stesso approccio, basato sul saper pensare, può essere applicato anche a molte altre materie, e prometto di impegnarmi a fare il possibile per trasmetterlo a chiunque si affidi alle mie ripetizioni.