Lo studio dei verbi è uno step di fondamentale importanza nell'apprendimento di una lingua, in quanto sono alla base della capacità di esprimere concetti, volontà, necessità e desideri. Altrettanto importante è però essere in grado di negare i verbi.
Non sempre la negazione dei verbi è un argomento facile come in italiano, dove basta inserire un non ed il gioco è fatto. Fortunatamente però, seppur lievemente più complesso rispetto all'italiano, anche il sistema di negazione dei verbi in arabo è abbastanza semplice. In questo articolo esporrò i principali modi e tempi verbali del Modern Standard Arabic ed i relativi modi per negare i verbi.
Quello arabo è un sistema verbale binario, ciò significa che la principale opposizione è quella che vede due diversi tempi verbali: il perfetto (al-māḍi) e l'imperfetto (al-muḍāriʿ al-marfūʿ). Il primo indica un'azione compiuta e si traduce generalmente con i nostri tempi del passato (pass. remoto, pass. prossimo, trap. remoto, trap. prossimo); l'imperfetto invece indica un'azione incompiuta, che sta per cominciare o è in via di esecuzione, e si traduce in genere con il nostro presente o il nostro futuro (talvolta anche con il nostro imperfetto).
Ciascuno di questi due tempi ha una sua modalità di coniugazione ed in particolare, a partire dalla radice triconsonantica del verbo, il perfetto si coniuga per mezzo dell'aggiunta di suffissi, mentre l'imperfetto si coniuga per mezzo dell'aggiunta di prefissi. I suffissi ed i prefissi sono inoltre distintivi della persona, ovvero variano a seconda del pronome personale.
Di seguito è riportata la coniugazione al perfetto e all'imperfetto del verbo kataba (scrivere):
Perfetto | Imperfetto | |
'Anā (io) | katabtu | 'aktubu |
'Anta (tu m.) | katabta | taktubu |
'Anti (tu f.) | katabti | taktubīna |
Huwa (lui) | kataba | yaktubu |
Hiya (lei) | katabat | taktubu |
'Antumā (voi due) | katabtumā | taktubāni |
Humā (loro due) | katabā | yaktubāni |
Naḥnu (noi) | katabnā | naktubu |
'Antum (voi m.) | katabtum | taktubūna |
'Antunna (voi f.) | katabtunna | taktubna |
Hum (loro m.) | katabū | yaktubūna |
Hunna (loro f.) | katabna | yaktubna |
Da questo prospetto risulta ben chiara la differenza morfologica tra i due tempi verbali dell'arabo. Perfetto ed imperfetto però, oltre ad essere diversi da un punto di vista morfologico e funzionale, differiscono anche per il modo in cui vengono negati.
Per negare un verbo al perfetto, si usa infatti "lā" posto davanti al verbo che si intende negare ( si noti che questa particella in arabo è la stessa utilizzata per dire "no"). Se volessimo dire quindi lui non scrive basterà aggiungere lā davanti alla voce verbale corrispondente alla terza persona singolare maschile, nel seguente modo:
lā yaktubu
Nello stesso identico modo si procederà per negare tutte le altre persone:
lā 'aktubu (io non scrivo)
lā taktubu (tu non scrivi) ecc.
La negazione del imperfetto invece, prevede che davanti alle varie voci verbali si utilizzi la particella "mā", la quale svolge la stessa identica funzione di "lā", ma che si usa solo con il verbo al perfetto. Si avrà dunque di conseguenza:
mā katabtu (io non ho scritto/io non scrissi)
mā katabta (tu non hai scritto/tu non scrissi) ecc.