Cosa si intende per ''università'' e com'è il mondo universitario?

Cosa si intende per ''università''?

Dal lat. universĭtas-atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (universo). Universalità come l'insieme di cose create sia come totalità delle persone o delle cose di un luogo o ambiente determinato.

Fu creata per rappresentare una cosi'detta Istituzione e struttura didattica e scientifica di ordine superiore, pubblica o privata, articolata in facoltà, corsi di laurea, dipartimenti e istituti, e in scuole speciali, che ha il compito di rilasciare titoli accademici e professionali giuridicamente riconosciuti (attualmente, dopo la riforma del 1999, laurea di primo livello, laurea specialistica di secondo livello, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca).

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Entrare nel mondo universitario

Il consiglio è di scegliere sin da subito un corso di laurea e un percorso di studi che sono già direzionati verso le materie di ricerca che si vorranno approfondire. 

Al dottorato di ricerca si accede mediante concorso, bandito annualmente dalle università con un numero di posti variabile a seconda delle necessità. Si può partecipare al concorso sia nell’università in cui si è conseguita la laurea sia in altre sedi universitarie o centri di ricerca, a seconda delle aree di corso di perfezionamento universitario

Per intraprendere la Carriera Universitaria di Ricercatore bisogna possedere due requisiti fondamentali (tre se si tratta di ricerca in ambito medico), che ora ti illustriamo:

Dovrai aver ottenuto una Laurea Magistrale o a ciclo unico nell’ambito disciplinare nel quale vorrai esercitare questa mansione;

Bisogna poi ottenere un Dottorato di Ricerca (che può durare dai 3 ai 5 anni);

Nel caso di una Carriera Universitaria in ambito medico è necessario un diploma di specializzazione

Tieni a mente che un buon bagaglio di esperienze nell’ambito della ricerca può aiutarti a superare il concorso per diventare Ricercatore Universitario.Bisogna ricordare che l'Università si occupa di didattica e di ricerca scientifica, nonché di amministrazione e di gestione delle proprie risorse. Degli ultimi due aspetti se ne occupa a tempo pieno il personale non docente, ovvero amministrativi e tecnici di vario genere.

Ai primi due aspetti i professori dedicano parte considerevole del loro tempo, gestendo inoltre le strutture connesse alle loro attività. Anche i ricercatori si occupano di didattica, seppure dedicando più tempo alla ricerca scientifica. Talvolta si identifica con "il ricercatore" la persona particolarmente impegnata in attività di ricerca scientifica.

Può essere un professore o un ricercatore, ma anche una delle altre figure non strutturate che gravitano attorno all'Università (gli "assistenti" non sono quindi figure professionali attualmente in concorso; lo sono state molto tempo fa con altri obiettivi).

Le figure non strutturate sono ricoperte per un periodo limitato (dai due ai quattro anni, a seconda dei casi). La prima figura è quella del dottorando o specializzando ed è lo studente del terzo livello di studi dopo la laurea specialistica, ovvero il dottorato di ricerca o la scuola di specializzazione. Viene formato per svolgere attività di ricerca dopo aver superato un concorso mediante titoli ed esami. In molti casi usufruisce di una borsa di studio.

Tipicamente lo sbocco consiste nello svolgere attività di ricerca e/o dirigenziale nelle aziende oppure nel mondo accademico, per esempio sostenendo il concorso per ricercatore. Un'altra figura è l'assegnista di ricerca, anch'essa dotata di borsa di studio mediante concorso. È un ruolo rivestito normalmente da un dottorando dopo aver conseguito il titolo di dottore di ricerca. Gli permette, al pari delle altre figure appena menzionate, di occuparsi di ricerca.

Passiamo alla didattica. Chi è il docente? La risposta è un professore o un ricercatore. Oppure il professore a contratto (a titolo gratuito o meno) che viene nominato in quanto esperto della materia insegnata per un periodo limitato (un semestre o un anno accademico) ma rinnovabile.

Non è necessariamente un professore o un ricercatore, in quanto non ha sostenuto un concorso come loro, però durante il periodo di nomina può fregiarsi del titolo di professore (il che contribuisce ad accrescere la confusione negli studenti). Tipicamente proviene dal mondo dell'industria e delle aziende oppure da una struttura pubblica di ricerca come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). 

Il docente può essere affiancato da un esercitatore, da un cultore della materia o da un supporto alla didattica. L'esercitatore fornisce un complemento alle lezioni del docente mediante le esercitazioni. Può essere un altro professore o ricercatore, un dottorando o un assegnista. Il cultore della materia coadiuva, a titolo gratuito, il docente durante lo svolgimento degli esami ma non può svolgere altro tipo di didattica. Infine, il supporto alla didattica affianca il docente durante lo svolgimento dei laboratori. Può essere anche uno studente degli ultimi anni, se impiegato in un laboratorio dei primi anni.

Considerando l'aspetto organizzativo, esistono strutture delegate alla didattica, alla ricerca, nonché all'amministrazione e alla gestione delle risorse. Tra le varie strutture, ne vediamo solo alcune. I dipartimenti ospitano le strutture di ricerca e parte delle loro strutture amministrative. Solitamente, lo studio di un docente è presso un dipartimento. 

Per la didattica, ogni studente è iscritto a un corso di laurea, e più corsi di laurea fanno capo a una facoltà. Se i dipartimenti sono il punto di riferimento per la ricerca, le facoltà lo sono per la didattica. Quindi un professore fa parte di un dipartimento come affiliazione ufficiale per la ricerca, svolgendo la sua attività didattica nell'ambito di una o più facoltà. I docenti che insegnano in una data facoltà provengono da vari dipartimenti (in realtà esistono anche corsi di laurea interfacoltà).

Per esempio, il corso di laurea triennale in informatica fa parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e vi insegnano docenti che provengono dai Dipartimenti di Informatica, di Matematica e di Fisica. Della stessa facoltà fanno parte altri corsi di laurea, come quelli in chimica, biologia, fisica, matematica, ecc.

Quindi non ha senso dire "vado in facoltà". Piuttosto si può dire di essere iscritto a un determinato corso di laurea. Il luogo fisico dove avvengono le lezioni sono le aule e i laboratori e non la facoltà. La facoltà ha comunque una sede, ma viene usata per scopi amministrativi e per riunire periodicamente i docenti appartenenti alla facoltà.

consigli di facoltà e di corso di laurea si occupano infatti di programmare l'attività didattica, nominare professori, esaminare il piano di studi degli studenti, ecc. Uno studente può comunicare direttamente con alcuni componenti di tale consigli oppure, indirettamente, tramite i propri rappresentanti degli studenti eletti democraticamente.

 

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