Gli Arabi conquistarono la Penisola Iberica nel 711, presso Algeciras, nella zona meridionale. L'influenza araba caratterizzò maggiormente il sud e le zone centrali, mentre il nord era di religione cristiana. Nel 756 Rahman fondò il Califfato di Còrdoba, per cui questa città divenne molto importante da un punto di vista del commercio, della cultura e dell'arte.
Presso Còrdoba fu costruita anche una moschea. Nel 1031, viene eliminato il califfato, così il regno arabo viene diviso in 39 parti, dette "tarifas", occupate da un popolo detto "almoràvides". Questi verranno sconfitti in seguito dai re cattolici, che porranno fine al periodo delle tarifas con battaglia delle Navi di Tolosa, combattuta nel 1212.
Tra il 1609 e il 1613 furono espulsi i moriscos dalla Spagna, i quali parlavano l'arabo. Nel Regno di Castiglia vi erano i mozarabi (o mozàrabes, in lingua spagnola), che erano dei cristiani arabizzati sotto dominio dei musulmani.
L'invasione araba è detta "Reconquista" e durò per circa 8 secoli. Tale periodo storico si concluse con la liberazione del Sultanato di Granada nel 1492, che fu l'ultimo possedimento degli Arabi, sotto dominio dinastico nasride e fu reso arabo dopo molti secoli di dominio dei musulmani.
L'arabo ha influenzato la lingua spagnola in diversi campi. Ad esempio, gli Arabi hanno inventato l'algebra e il numero zero. L'influenza si può notare non solo nel campo matematico, ma anche della flora, fauna, scienze e alimentazione.