Il diritto privato è la materia dedicata alla regolamentazione dei rapporti tra i cittadini, ossia, appunto, tra i privati. Proprio per questa caratteristica, si distingue dal diritto amministrativo, che disciplina l'agire della pubblica amministrazione ed i rapporti tra questa ed il cittadino, e dal diritto penale, che invece riguarda la reazione dello Stato a violazioni che il cittadino commette rispetto a norme dell'ordinamento.
Il diritto privato ricomprende, al proprio interno, diverse materie; il nostro Codice civile, in particolare, è diviso in sei Libri, ciascuno riguardante una specifica materia.
Libro 1: Delle persone e della famiglia. Leggendo le prime pagine del codice civile, è possibile assumere consapevolezza di due concetti fondamentali, ossia la capacità giuridica e la capacità di agire, che riguardano, rispettivamente, la possibilità di essere titolari di diritti e di doveri e la capacità di compiere validamente atti giuridici. Il Libro 1, inoltre, è dedicato ai rapporti familiari, ed in particolare alla disciplina del matrimonio ed al rapporto di filiazione.
Libro 2: Delle successioni. Subito dopo aver indicato i rapporti familiari che si instaurano tra cittadini, il codice si dedica alle conseguenze derivanti dal decesso di un soggetto. Si pone, infatti, il problema di definire a chi debbano destinarsi i beni del defunto e che esito abbiano i rapporti ancora in corso tra questo e gli altri (ad esempio, come vada estinto un debito). In particolare, si distingue tra due ipotesi fondamentali, ossia a seconda che vi sia o meno un testamento in cui siano indicate le ultime volontà della persona deceduta
Libro 3: Della proprietà. Nel Libro 3 del codice, il legislatore si occupa dei diritti reali, tra i quali il ruolo principale è ricoperto, come indica il titolo, dalla proprietà. I diritti reali rappresentano tutte quelle situazioni in cui un soggetto può vantare una pretesa immediata su un bene, senza la necessaria intermediazione di terzi (per questo vengono detti anche assoluti). Tra i diritti reali rientrano, ad esempio, la comunione, l'usufrutto e le servitù prediali.
Libro 4: Delle obbligazioni. Il Libro 4 è dedicato alle obbligazioni, ossia ai rapporti che si instaurano tra due o più persone, in forza dei quali l'una, il debitore, è tenuta ad eseguire una prestazione a favore dell'altra, il creditore. Tra le fonti delle obbligazioni, il ruolo principale è ricoperto dai contratti, per i quali il codice prevede apposite norme. I contratti espressamente previsti dal legislatore sono definiti "tipici".
Libro 5: Del lavoro. Questa parte del Codice è molto ampia, dal momento che le norme previste, solitamente, sono studiate in due materie che, normalmente, sono studiate in modo autonomo e distinto rispetto al diritto privato: il diritto del lavoro ed il diritto commerciale. In particolare, mentre i Titoli da I a IV descrivono l'attività lavorativa nelle sue varie declinazioni, mentre i Titoli successivi si soffermano sulla disciplina delle società, individuando varie tipologie e soffermandosi sulla nozione di "azienda". Un ruolo specifico, all'interno del Libro, è occupato dal Titolo IX, dedicato alla tutela del diritto d'autore e dei brevetti nelle opere d'ingegno.
Libro 6: Della tutela dei diritti. L'ultimo libro del codice, di chiusura, detta alcune norme di chiusura, occupandosi degli strumenti di cui il cittadino può disporre per far valere le proprie posizioni nell'ordinamento. Fondamentale, in quest'ambito, è la materia della trascrizione, necessaria per rendere noti pubblicamente i trasferimenti di diritti su beni immobili. In quest'ambito, inoltre, si studiano anche le garanzie, ed in particolare gli istituti del privilegio, del pegno e dell'ipoteca.
In conclusione, il diritto privato è una materia molto ampia, che abbraccia al proprio interno diverse branche. Il Codice civile, peraltro, rappresenta solo il punto di partenza, dal momento che molte norme sono contenute in altre fonti, quali il diritto europeo o leggi speciali.