Insegnare italiano ai migranti e ai rifugiati appena arrivati nel nostro Paese è uno dei lavori più significativi e gratificanti per un docente. Queste persone hanno lasciato tutto alle spalle e affrontano la sfida dell’integrazione in un ambiente completamente nuovo e sconosciuto, dove la difficoltà nel comunicare rappresenta un ulteriore ostacolo da superare.
Consigli per dare lezioni di italiano per stranieri e rifugiati
Consigli per dare lezioni di italiano per stranieri e rifugiati
Per aiutare queste persone, esistono tantissime ONG e associazioni locali e internazionali, che si occupano di aiutare rifugiati e migranti a orientarsi nel nuovo ambiente che li accoglierà, fornendo assistenza sia dal punto di vista burocratico che dando accesso a lezioni di italiano per stranieri.
Gli insegnanti che svolgono questa attività sono spesso volontari, oppure universitari che cercano un lavoro studenti o opportunità di tirocinio. Molti di loro si dedicano a tempo pieno all'insegnamento delle lingue a persone che non hanno avuto la possibilità di ricevere un'istruzione altri invece lo svolgono come lavoro part time.
Vuoi insegnare italiano?
Se vuoi partecipare ad attività come questa, non esitare! È un'ottima palestra per chi desidera diventare insegnante privato o docente scolastico, con in più il valore aggiunto di offrire un aiuto concreto a persone in difficoltà o prive di un’istruzione.
Suggerimenti per iniziare a dare lezioni di italiano per stranieri
Come diventare insegnante di italiano?
Durante la prima lezione di un corso di questo tipo, è normale sentirsi un po' spaesati. Chi arriva in un nuovo Paese e deve imparare una lingua straniera affronta una situazione complessa e, spesso, le sue preoccupazioni vanno ben oltre l’aula.
Per questo, desideriamo offrire alcuni consigli di base agli insegnanti alle prime armi, spaziando dal controllo delle emozioni al linguaggio non verbale. Ogni dettaglio conta in contesti come questi, ma col tempo ti accorgerai che è molto più semplice di quanto sembri, soprattutto se hai una vera passione per l’insegnamento.
- Valorizza i gesti
Il linguaggio non verbale è spesso sottovalutato, ma con persone in situazioni di vulnerabilità diventa essenziale. Quando interagisci con chi non comprende la tua lingua ed è abituato a esperienze ostili, usa gesti amichevoli e trasmetti fiducia attraverso le espressioni del viso.
- Ascolta e osserva
Insegnare italiano a una persona straniera non è come dare ripetizioni a studenti delle scuole primarie o secondarie: richiede molta più empatia. Dedica tempo all’ascolto e alla comprensione delle difficoltà degli studenti, ricordando che il loro obiettivo principale è l’integrazione nella nuova realtà, più ancora dell’apprendimento di grammatica e vocabolario.
- Sfrutta tutte le risorse a disposizione
Un buon insegnante ha sempre a portata di mano materiali utili per la lezione. Anche se il centro o l’associazione in cui insegni ti fornisce strumenti didattici, cerca di integrarli con risorse che hai trovato personalmente, per rendere il percorso di apprendimento più ricco e coinvolgente.
- Prenditi il tempo necessario
Anche se la lezione dura solo un’ora o due, arriva un po’ prima e fermati qualche minuto in più. Questo ti permetterà di rispondere alle domande degli studenti, creare un clima sereno e rendere l’apprendimento un’esperienza più piacevole. Sii paziente e non avere paura di ripetere le spiegazioni tutte le volte che serve.

- Conoscere la loro lingua
Non è necessario imparare fluentemente l’arabo, il russo o qualsiasi altra lingua parlata dai tuoi studenti, ma mostrare interesse per le basi può fare la differenza. Avere un’infarinatura sulle parole più comuni o sul sistema di scrittura della loro lingua d’origine aiuta a creare un legame e a comprendere meglio le loro difficoltà. Ad esempio, per un madrelingua arabo imparare l’italiano può essere più complesso rispetto a un latinoamericano di lingua spagnola, a causa delle profonde differenze nei sistemi di scrittura.
- Creare un rifugio
Se lavori in team con altri insegnanti, collaborate per trasformare le lezioni in un vero e proprio rifugio. Per molti studenti, queste ore di italiano saranno tra le poche in cui si sentiranno davvero a proprio agio, trovando un momento di serenità, svago e condivisione in una situazione di vita spesso difficile.
Requisiti per insegnare italiano a migranti e rifugiati
Per trovare un lavoro come insegnante di italiano per centri di accoglienza o associazioni no profit non è necessario avere una formazione specifica, anche se è consigliabile possedere un diploma o una laurea in scienze della formazione, agli studi umanistici o alle lingue straniere, in quanto questo tipo di background renderà più semplice trovare più occasioni d'impiego o volontariato.
Di solito si può scegliere se dare lezioni di italiano per adulti oppure se insegnare a bambini e adolescenti. In quest’ultimo caso la voglia di insegnare e la pazienza sono più importanti della tua formazione. Quindi, se desideri diventare insegnanti di italiano per i rifugiati, tutto ciò che ti serve è una buona padronanza della lingua e la volontà di lavorare.
Programma per lezioni di italiano
La maggior parte delle associazioni che offre questo servizio ha una serie di requisiti per dare lezioni di italiano, alcuni dei quali sono obbligatori e altri consigliati, al fine di fornire una buona preparazione agli alunni partecipanti:
- Certificato penale: è un documento che spesso viene richiesto a chi vuole fare volontariato in attività rivolte a persone minorenni. Tutte le associazioni devono garantire per legge di lavorare con volontari che non abbiano commesso alcun reato.
- Impegno: anche se i volontari spesso vanno e vengono con frequenza, è normale che le associazioni chiedano un impegno per un certo periodo di tempo. Per chi ha appena iniziato a studiare una nuova lingua, è molto importante non cambiare insegnante a metà del corso.
- Responsabilità: le ONG hanno un grande compito da svolgere, ovvero aiutare le persone che ne hanno più bisogno e che non ricevono aiuto da nessun altro. Per questo motivo devono lavorare con persone veramente responsabili e consapevoli del grande servizio che stanno offrendo.
- Empatia: è il requisito più importante per qualsiasi volontario. Tutte le persone con cui lavorerai si trovano in una situazione complicata e, anche se fanno la loro parte, è difficile insegnare a persone con che vivono situazioni di emarginazione e disagio sociale. Quindi la prima cosa da chiedere a un insegnante o a un volontario è che abbia comprensione.
Ultimo, ma non meno importante, se vuoi lavorare come insegnante di italiano od offrire lezioni di italiano per stranieri come volontario, l’elemento chiave è essere aperti e disponibili. Ma se hai scelto questo percorso, probabilmente lo sei già.
Infine, vogliamo darti una rassicurazione: se il tuo desiderio è insegnare, aiutare e contribuire in modo positivo allo sviluppo personale di qualcuno (e della società in generale), sarà difficile fare le cose nel modo sbagliato. Quindi, rimboccati le maniche e inizia subito a insegnare l’italiano a chi ne ha più bisogno!