Mi chiedono spesso quali siano le materie più difficili della laurea in giurisprudenza.
L'ultimo anno delle scuole superiori è un anno decisivo per poter scegliere il propio lavoro futuro. Naturalmente per quello che offre la facoltà di legge (professione libera da avvocato oppure concorso in magistratura, agenzia delle entrate, inps, agenzia delle dogane,notaio, società finanziarie bancarie e assicurative,uffici legali ma anche insegnamento A046 scienze giuridiche ed economiche) è molto ambita dagli studenti per le infinite possibilità....la famosa frase "male che va faccio l'avvocato" è degna di nota fra gli studenti del quinto anno di scuole superiori e ricordo di averla pensata anch'io.
Ricordo quando ascoltavo le lezioni di diritto privato con un amico, il quale mi diceva che stava facendo il percorso di studi in giurisprudenza solo per dare soddisfazione ai suoi cari genitori, naturalmente non ha mai terminato gli studi e ha abbadonato la facoltà al secondo anno, perchè non riusciva a superare lo scoglio dell'esame in diritto privato.
Realisticamente il corso di laurea in giurisprudenza è molto impegnativo e non è per coloro che hanno poca voglia di studiare oppure vogliono un corso di laurea senza troppi sforzi.
Ma quali sono le materie più difficili?
Gli esami più complicati del primo anno sono diritto costituzionale e diritto privato, sono materie con una vastità di argomenti e nozioni da apprendere. Il manuale più utilizzato in diritto privato è il famoso Torrente Schlesinger con oltre mille pagine, ma ci sono altri libri consigliati come ad esempio il Trimarchi.
Negli anni successivi gli altri esami complicati sono le procedure ovvero diritto processuale civile e diritto processuale penale, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto internazionale e diritto amministrativo.
Ma non meno pesanti sono scienze delle finanze, economia politica e diritto tributario.
Naturalmente per potersi preparare bene occorre studiare molto e acquistare manuali e i codici aggiornati, perchè le leggi cambiano e ci sono sempre nuovi decreti legislativi e decreti legge da integrare nello studio, bisogna acquisire un linguaggio giuridico per poter sostenere gli esami e prendere buoni voti.
In ultimo ma non meno importante è avere una buona memoria, per poter ricordare tutti gli istituti giuridici e gli articoli correlati.(ad esempio il contratto è regolato dall'art 1321 cc e seguenti).
Dopo queste informazioni, buono studio a tutti e in bocca al lupo per chi vuole intraprendere questo tipo di percorso.
articolo di Carla Malcangi