Ecco alcuni esempi utili di verbi che in francese somigliano ad altri ma possono esprimerne una ripetizione o un contrario , e alcuni esempi di contrari.
emmener \ amener = portare verso \ portare a
chauffer \ réchauffer = scaldare \ riscaldare
déchausser = togliersi le scarpe
s'habiller \ se déshabiller = vestirsi \ svestirsi
s'amuser \ se moquer = divertirsi \ prendere in giro
rencontrer \ se rencontrer = incontrarsi \ conoscersi
connaitre \ méconnaitre = sapere di qualcuno o qualcosa \ non sapere, non conoscere
avouer \ mentir, feindre = confessare, dire la verità \ mentire, fingere
faire confiance \ se méfier = fidarsi \ non fidarsi
montrer \ démontrer = mostrare \ dimostrare
établir / rétablir = stabilire \ ristabilire
faiblir \ affaiblir = indebolirsi \ indebolire
énoncer \ renoncer = enunciare \ rinunciare
couper \ découper = tagliare \ ritagliare
joindre \ rejoindre = aggiungere \ raggiungere
essayer \ réssayer = provare \ riprovare
éprouver \ contraindre = provare \ contrarre (anche errori)
Spero sia utile per chi ad un livello di francese avanzato B1 voglia cimentarsi nello studio dei verbi in francese approfondito.
Per chi abbia raggiunto già un livello ancora più avanzato, mi piacerebbe condividere la mia idea sulla traduzione dal francese all'italiano. Infatti vorrei citare gli esercizi di stile di Queneau alla sezione Hellenismus.
In questa sezione tra francesismi e italianismi si distingue un netto superamento del francese nella difficoltà letteraria insita nella traduzione dal greco all'italiano sia per quanto riguarda il suono sia per quanto riguarda la sintassi dei periodi.
Così come avviene nella traduzione, nelle forme proposte, dall'inglese al francese, dove quest'ultimo oltre a poter spaziare su un nascosto vocabolario letterario (presente anche in italiano ma non tanto valorizzato come nel francese) può emanare concetti ben più estrinsecati o al contrario soggiacenti nell'interpretazione d'autore.
Sembra quasi che sia adattabile a qualunque lingua ma, in effetti la traduzione di documenti scientifici dal francese all'italiano dà poco agio al traduttore di prendere scelte personali poiché i testi scientifici dal francese stesso in origine venivano riversati nel latino, qualora anche i francesi utilizzassero l'italicum.
A mio parere ciò sarebbe oggetto di controversia perché la produzione e la trascrizione in italiano in un certo periodo della Francia c'era già nel '500, un secolo dopo quasi l'attestazione dell'uso dell'italiano sopra il dialettale. Documenti però dell'antico romano messi a confronto con documenti delle stesse epoche in italiano non hanno parità in confronto alla lingua franca dei nostri giorni.
Direi che è meglio riconoscere l'utilizzo del ceppo comune nei testi scientifici e di Litterarité.