Il francese sembra a volte molto complesso.
Ci sono queste 'e' con il loro accento che gira a volte (magari per via del vento?), queste 'y' che diventano delle 'i' come se fossero la stessa lettera che si veste in un modo diverso, questo verbo ‘appeler’ che dovrebbe essere facile perché ‘mi chiamo’ dovrebbe essere la prima cosa che si impara e invece non si capisce perché ha bisogno di un’altra ‘l’ quando si coniuga alla prima persona (forse perché ‘io’ si sente solo?)…
Queste cose, troppo spesso, sono insegnante come eccezioni, difficoltà, o « cose da imparare e basta ».
Ma hanno la loro logica. La loro logica è quella della pronuncia. La lingua scritta deve sempre adattarsi alla lingua parlata.
La prima cosa da sapere è che l’accento sulla ‘e’ cambia la pronuncia di quella ‘e’ (sulla ‘e’ e solo sulla ‘e’!) : un suono chiuso per ‘é’, aperto per ‘è’. La differenza di suoni esiste in italiano anche se molto spesso è collegata a da dove vieni.
Prendiamo un esempio : il verbo « acheter » (comprare). La seconda ‘e’ si pronuncia con un suono chiuso perché è alla fine ed è con la ‘r’, di questo non ne parliamo oggi.
La prima ‘e’, invece, è più interessante. Si pronuncia come in ‘je’. È il suono di base della lettera, un suono che non esiste in italiano.
Pero’, lo sapete probabilmente, quando si coniuga alla prima persona, diventa « j’achète ». Con l’accento grave. Pronunciatelo, vedrete anche voi che apprite la ‘e’.
Perché ? Per via dell’ultima ‘e’, quella muta (ricordatevi : una ‘e’ alla fine di una parola, senza accento, è sempre muta). Questo fa che diventa più facile pronunciare « j’achète » apprendo la prima ‘e’ (questo non so perché, chiedete ad un ortofonista). Quindi ogni volta che la desinenza sarà muta, si metterà quest’accento :
J’achète
Tu achètes
Elle/il/on achète
Elles/ils achètent (‘ent’ sempre muta quando si tratta della desinenza del presente alla terza persona plurale!)
Il caso di « appeler » è un po’ diverso ma ha la stessa logica. Conoscete le regole sugli accenti ? Quando non si mette l’accento anche se il suono è diverso ? Queste regole sono un po’ complesse, non le vediamo tutte oggi ma una è abbastanza semplice : quando una ‘e’ è seguita di una doppia consonante, non si mette mai l’accento sulla ‘e’ ma la doppia consonante fa come se quest’accento ci fosse. Per una ragione storica, col verbo « appeler » (e anche col verbo « jeter »), il cambiamento di suono quando si coniuga alle persone che hanno una desinenza muta si fa doppiando la consonante invece di mettere un accento. Quindi :
J’appelle
Tu appelles
Elle/il/on appelle
Elles/ils appellent
Finiamo con la ‘y’ che diventa una ‘i’. La ‘y’ in francese si chiama « i grec », è una lettera molto vicina della ‘i’. La differenza maggior tra le due lettere è che la ‘i’ non puo’ avere il suono che fa la ‘i’ in « paio » in italiano (o come in « your » in inglese). In francese, bisogna usare la ‘y’. Questo suono permette spesso di fare un collegamento tra due vocali ed è quindi considerata come una consonante in questi casi.
Anche qua si tratterà delle desinenze mute con i verbi che finiscono con ‘-yer’. Ogni volta che la desinenza sarà muta, non ci servirà la ‘y’.
Quindi per il verbo « nettoyer » (che si pronuncia « netuaie »), ogni volta che la desinenza sarà muta, la ‘y’ diventerà una ‘i’ :
Je nettoie
Tu nettoies
Elles/il/on nettoie
Elles nettoient (pronunciato « netua »).
dove ‘oi’ si pronuncia ‘ua’ come in « moi ».
Questo vale per i verbi in ‘-oyer’ e ‘-uyer’.
Per i verbi in ‘-ayer’, entrambe le pronunce sono giuste, cioè possiamo dire e scrivere « je paie [pe] » o « je paye [pei] ». Pero’ ogni volta che la desinenza si pronuncerà, bisognera tenere la ‘y’, quindi :
Je paie/ je paye
Tu paies/ tu payes
Elle/il/on paie/ paye
Nous payons
Vous payez
Elles/ils paient/payent
Avete capito ? Quindi cominciate a srivere come pronunciate !
E se volete fare lezioni di francese con me, scrivetemi !