Hai mai provato a capire “a che livello” sei con l’inglese?
Te lo chiedi magari dopo aver parlato con un madrelingua, guardando una serie senza sottotitoli, o cercando di scrivere una mail di lavoro.
Capire il proprio livello è il primo passo per migliorare davvero — e ti aiuta a capire dove mettere le energie.
In questa guida ti spiego come orientarti tra i vari livelli, quali test sono affidabili e come interpretare i tuoi risultati.
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (CEFR) è la scala più usata per descrivere quanto bene conosci una lingua.
Va da A1 (principiante) a C2 (padronanza).
Ecco una panoramica semplice e realistica:
A1 → Riesci a dire come ti chiami, ordinare un caffè e capire frasi semplicissime.
A2 → Ti muovi bene in situazioni di base: vacanze, famiglia, lavoro.
B1 → Riesci a conversare in modo naturale, anche se con pause.
B2 → Parli con sicurezza, capisci film e testi più complessi.
C1 → Ti esprimi in modo fluente e preciso anche su argomenti astratti o accademici.
C2 → Usi l’inglese quasi come un madrelingua, senza esitazioni.
Ogni test o insegnante considera quattro abilità:
Listening (capire)
Reading (leggere)
Writing (scrivere)
Speaking (parlare)
Un buon livello è sempre un equilibrio tra le quattro.
A volte, ad esempio, uno studente è B2 nello speaking ma solo B1 nel writing — è normalissimo!
Oggi è facilissimo fare un test online e scoprire il tuo livello CEFR in pochi minuti.
Ti consiglio di provare uno di questi (sono gratuiti e affidabili):
I test online sono utili per farsi un’idea.
Tuttavia, una valutazione fatta da un insegnante è più precisa perché tiene conto della pronuncia, della spontaneità e anche di come ti esprimi sotto pressione.
Io, per esempio, durante le prime lezioni faccio sempre una mini conversazione e una prova di scrittura — e spesso il livello reale è diverso da quello che gli studenti si aspettano!
Se ti serve una certificazione ufficiale (per università o lavoro), devi scegliere un esame come Cambridge, IELTS o TOEFL.
Se invece vuoi solo capire dove sei, un test gratuito è più che sufficiente per cominciare.
A volte non serve nemmeno un test.
Basta osservare come ti comporti con la lingua nella vita quotidiana:
Riesci a seguire una serie in inglese senza sottotitoli? Probabilmente sei tra B2 e C1.
Ti blocchi quando parli o riesci a tenere la conversazione? Se parli con naturalezza, sei almeno B1.
Sai scrivere email chiare e coerenti? È un buon segno da B2 in su.
Come insegnante, vedo che spesso gli studenti sottovalutano il proprio livello di comprensione e sopravvalutano quello di produzione — ma è solo questione di pratica e fiducia.
Una volta capito dove sei, la domanda è: “e adesso?”
Studiare con un insegnante ti aiuta a migliorare in modo mirato, evitando di ripetere gli stessi errori.
Un percorso personalizzato ti permette di:
lavorare sui punti deboli (grammar, pronunciation, writing...)
imparare strategie per esami come IELTS o Cambridge
misurare i progressi con piccole simulazioni
Quanto tempo serve per salire di livello?
Dipende da quanto studi e pratichi: in media, 120 ore di lezione e pratica guidata per passare da un livello all’altro.
Posso migliorare anche solo parlando?
Sì, ma la conversazione da sola non basta: serve anche leggere e scrivere un po’.
Devo fare un esame per forza?
No, ma un esame ufficiale può essere un bell’obiettivo per motivarti e misurare i risultati.
Conoscere il tuo livello d’inglese non serve solo a “mettere un numero” sul tuo CV — è un modo per capire da dove partire e dove vuoi arrivare.
Con il giusto metodo e un po’ di costanza, ogni studente può salire di livello… passo dopo passo.
Insegnante di inglese certificata CELTA, specializzata in preparazione agli esami Cambridge e IELTS. Laureata in Mediazione Linguistica e Interculturale. Appassionata di didattica comunicativa e percorsi personalizzati per ogni studente.