Nel Test di Professioni Sanitarie la Chimica è la seconda materia per peso dopo Biologia: ci sono 15 domande su 60.
Ciò significa che il 25% del compito è chimica e fino a 22,5 punti su 90 provengono da questa materia (+1,5 per corretta, −0,4 per errata, 0 per omessa).
Questa è un’ottima notizia.
Se approcci la Chimica con metodo, infatti, senza disperarti su manuali di teoria o esercizi svolti senza logica, può diventare il tuo cavallo di battaglia, la tua "macchina di punti".
Se cerchi teoria infinita, quindi, NON la troverai qui.
Questo blog è per chi vuole fare punti al Test di Professioni Sanitarie.
Questo blog tratta tutti gli aspetti più importanti per fare un ottimo test, più di quanto possa esserlo "studiare e basta".
Zero fronzoli, solo ciò che serve per migliorarsi e per superare il TEST.
1) Obiettivo realistico (punteggio soglia, NO perfezione)
Puntare alla perfezione non ti porterà a essere perfetto.
Gioca sul "punteggio-soglia", definiscilo come la media delle tue ultime 3 simulazioni + 2-3 punti di margine. Confrontati con te stesso, NON lasciarti avvilire dai "punteggioni" che senti in giro!
Regole operative:
2) Errori = informazione: (A/B/C)
Classifica ogni quiz dopo la correzione:
A -> lo padroneggi: via, non perderci tempo.
B -> conosci la regola ma l'hai applicata male/casualmente: tieni il quiz da parte, insieme ad un'annotazione con la "regola mancante"; ripeti lo stesso quiz dopo 24-48h.
C -> non hai la base teorica: "parcheggiali" e quando studierai la teoria relativa all'argomento dei quiz, li riprenderai, rendendo lo studio teorico più pratico.
3) Capire PER memorizzare: (prima il perché, poi le formule)
La memoria segue la comprensione. Se capisci, memorizzi; se memorizzi senza capire, crolla tutto sotto stress.
ESEMPIO: LE MOLI (mai più confusione per le formule!)
Definizione chiave: la massa molare (MM) è la massa (in grammi) di una mole.
Basta comprendere questo per risolvere i problemi con una semplice proporzione, piuttosto che ricordare a memoria una formula col rischio di dimenticarla.
A quante moli corrispondono 5,85 g di NaCl? (MM = 58,5 g/mol)
58,5 g di NaCl corrispondono alla massa di una mole, e devo calcolare 5,85 g di NaCl a quante moli corrispondono... che tradotto matematicamente significa:
58,5 g : 1 mol = 5,85 g : x
x = (1 mol * 5,85 g) / 58,5 g = 0,1 mol
Ovviamente ognuno usa il metodo che preferisce, l'importante però è essere consapevoli che il tempo speso a comprendere una regola o una formula ripaga sempre!
Una volta fissato il giusto approccio mentale, serve anche un metodo concreto per affrontare i quiz di Chimica.
Tre domande chiave da farti davanti a ogni esercizio:
1. Che tipo di problema è? (pH, stechiometria, redox, nomenclatura, equilibrio…)
2. Qual è la formula da cui partire? (es. pH = −log[H⁺]; PV = nRT; M = n / V)
3. Quale dato guida il calcolo? (concentrazione, massa, volume, stechiometria...)
RICORDA: se non identifichi il tipo in 10–15 secondi, metti un segno e passa oltre.
Esempio A – pH di acido forte
Calcola il pH di HCl 1,0×10⁻³ M.
Passaggi rapidi:
1. Che tipo di problema è? pH di un ACIDO FORTE, quindi [HCl] = [H⁺]
2. Qual è la formula da cui partire? pH=−log[H⁺]
3. Quale dato guida il calcolo? la molarità (M) di HCl = 1,0×10⁻³ M.
Risoluzione: pH = -log(1,0×10⁻³ M) = 3
N.B. nel calcolo del pH, gli esponenti negativi “parlano”: 10⁻³ → pH ≈ 3.
Esempio B – Reagente limitante
Data la seguente reazione: 2H₂ + O₂ → 2H₂O, determinare il REAGENTE LIMITANTE se
4 mol H₂ reagiscono con 1,5 mol O₂.
Passaggi rapidi:
1. Che tipo di problema è? Stechiometria con REAGENTE LIMITANTE
2. Qual è la regola da cui partire? moli disponibili/coefficiente stechiometrico, per ogni reagente; il rapporto più piccolo corrisponderà al REAGENTE LIMITANTE.
3. Quale dato guida il calcolo? Le moli iniziali (4 mol H₂ e 1,5 mol O₂) e i coefficienti stechiometrici (H₂: 2, O₂: 1).
Risoluzione:
H₂ → 4/2 = 2
O₂ → 1,5/1=1,5 → il più piccolo è 1,5 ⇒ O₂ è REAGENTE LIMITANTE
N.B. Non calcolo così quanto reagente si "consuma" e quanto è in eccesso, ma per determinare chi è il REAGENTE LIMITANTE (richiesta frequente nei quiz) è il metodo più rapido.
Esempio C - Gas Ideali
Un campione di gas occupa 12,3 L e 2 atm e 27°C. Calcola il numero di moli presenti.
Passaggi rapidi:
1. Che tipo di problema è? Gas Ideali (Equazione di Stato)
2. Qual è la regola da cui partire? PV = nRT
3. Quale dato guida il calcolo? Pressione (P = 2 atm), Volume (V = 12,3 L), Temperatura (T = 27°C)
Risoluzione:
convertire la T in Kelvin -> T = 27 + 273 = 300 K
isolare la grandezza richiesta (le moli) -> n = PV / RT = (2 * 12,3) / (0,082 * 300) =
= 24,6 / 24,6 = 1 mol
N.B. La cosa fondamentale in questo tipo di quiz è capire se hai tutte le unità di misura di cui hai bisogno e, nel caso, effettuare subito le conversioni per evitare errori.
Quindi, convertire:
°C -> K
mL -> L
Pa / bar / mmHg / Torr -> atm
La differenza al Test non la fa chi conosce tutta la teoria, ma chi sa riconoscere il tipo di quiz e risolverlo in pochi secondi.
Ogni errore è una regola da fissare, ogni esercizio è un punto in più che costruisci.
La Chimica non è un muro, ma un linguaggio con poche chiavi ricorrenti: una volta che le impari, i quiz diventano veloci, quasi automatici.
Da qui in avanti conta solo l’allenamento: ripeti, segna gli errori, trasforma i concetti in strumenti pratici.
E ricorda: non serve la perfezione, serve arrivare al punteggio-soglia.
Con il metodo giusto, la Chimica può diventare il tuo alleato più sicuro per superare il Test.