Cuciniamo insieme e analizziamo questa ricetta per imparare meglio la grammatica italiana. Divertiti in questa lezione online!
La farinata o fainà, come dicono a Genova, è uno dei simboli dello street food del capoluogo ligure. Si tratta di una sorta di torta salata, sottile e saporita, a base di farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine d’oliva, insaporita con aghi di rosmarino. Deliziosa così come esce dal forno può essere un'idea per un aperitivo da condividere.
Le origini della farinata si confondono tra storia e leggenda. Fra le tante versioni, la più accreditata risale al Medioevo.
È il 1284 ed è appena finita la battaglia della Meloria, di cui sono protagoniste le repubbliche marinare di Genova e Pisa. I genovesi, vittoriosi, navigano di ritorno verso la loro città trasportando a bordo molti prigionieri pisani, quando si imbattono in una tempesta. Nella stiva i sacchi di farina di ceci si rovesciano, l’olio d’oliva fuoriesce dagli orci frantumati e sta entrando acqua di mare da una falla. Il maltempo rallenta la navigazione e le scorte di cibo stanno per terminare.
Così, l’equipaggio decide di raccogliere quella poltiglia che ricopre il pavimento della stiva e di lasciarla seccare al sole. Lo strano miscuglio solidifica, assume un bel colore dorato e ha un profumo invitante. Dunque, nasce la farinata che permette ai marinai di superare la fame. Poi, a Genova la ricetta sarà migliorata e verrà cotta nel forno a legna su una teglia di rame, e diventerà uno dei piatti più amati della cucina genovese e ligure.
DIFFICOLTÀ media PREPARAZIONE 20 min COTTURA circa 20 min TEMPO DI RIPOSO 4h - 6h |
INGREDIENTI
190 g di farina di ceci
500 g di acqua
50 ml di olio extrevergine di oliva
10 g di sale
aghi di rosmarino (facoltativo)
· In una ciotola mescola con una frusta la farina di ceci con l’acqua evitando la formazione di grumi.
· Si formerà una schiuma in superficie, eliminala con una schiumarola.
· Lascia riposare per almeno 4-6 ore a temperatura ambiente.
· Ora, aggiungi l'olio e il sale mescolando bene.
· Ungi con olio extravergine d’oliva una teglia (o due) di grandi dimensioni e versa all’interno il composto che non deve superare lo spessore di 1 centimetro.
· Cuoci in forno preriscaldato per circa 20 minuti, fino a quando sarà dorato in superficie.
Servi spolverando con pepe e aghi di rosmarino.
Ceci: grão de bico
Rosmarino: alecrim
Stiva: porão de navio
Orci: potes de barro
Falla: ruptura no casco do navio
Poltiglia: mingau
Scorte: estoques
Miscuglio: mistura
Teglia di rame: forma de cobre
Ciotola: tigela
Frusta: batedor de mão (pode usar também um batedor elétrico ou bater tudo com um garfo mesmo, o importante é que não fiquem grumos)
Schiumarola: escumadeira
Spessore: grossura
Nella preparazione della ricetta abbiamo osservato “mescola con una frusta la farina”. Quali altri verbi come mescola riesci a trovare nel testo? Poi, prova a completare la tabella
|
Mescolare |
Aggiungere |
Servire |
Tu |
.................! |
.................! |
.................! |
Noi |
Mescoliamo! |
Aggiungiamo! |
Serviamo! |
Voi |
Mescolate! |
Aggiungete! |
Servite! |
L’imperativo diretto è un tempo verbale che si coniuga solo alla seconda persona singolare (tu), alla prima persona plurale (noi ) e alla seconda persona plurale (voi).
Secondo te, che funzione ha l’imperativo diretto nel procedimento della ricetta?
L’imperativo diretto ha anche altre funzioni. Associa le frasi all’uso corrispondente.
Hai bisogno di ripassare la grammatica?
1. Mangia di meno, se vuoi dimagrire |
a. Dare istruzioni |
2. Luca, spegni subito la televisione! |
b. Dare consigli |
3. Cuocete in forno a 180 gradi |
c. Proibire |
4. Fate silenzio! |
d. Dare ordini |
Mescola, elimina(la), lascia, aggiungi, ungi, versa, cuoci, servi
Tabella 1: mescola, aggiungi, servi
Dare istruzioni
Tabella 2: 1b, 2d, 3a, 4c
Grazie per esserti esercitato/a con me! Alla prossima!