Nuovi strumenti multimediali per un apprendimento inclusivo

Nella mia scuola ideale la classe dovrebbe essere rovesciata.

Il pomeriggio, a casa, l'alunno inizierebbe a conoscere il nuovo argomento attraverso strumenti multimediali (video, registrazioni vocali, visite dal vivo, mappe ecc.) fruibili in qualsiasi momento e virtualmente replicabili a riascoltabili all'infinito. Il giorno dopo, in classe, si potrebbe dar vita ad una nuova forma di approfondimento del tema, che dovrebbe tener conto dei punti raggiunti da ciascun individuo e che dovrebbe poter colmare eventuali fraintendimenti in tempo reale. Questo per dare la possibilità a tutti di sedimentare con i propri tempi e nel modo più adatto l'argomento che poi verrà approfondito e dibattuto in seguito con l'insegnante. Ma anche per adattare i metodi di studio alle nuove tecnologie e per abituare i ragazzi ad interagire e curiosare in tutti gli angoli dei nuovi strumenti.

Faccio un esempio pratico: è arrivato il momento di introdurre i ragazzi allo studio dell'Odissea di Omero ( ma possono anche essere i Promessi Sposi, o l'iconografia di Botticelli). Invece di spiegarla in classe, con il rischio che siano solo i più attenti a cogliere tutti gli strati del discorso e con il rischio di lasciare indietro chi si distrae facilmente o fatica  a prendere appunti, lascio che siano i ragazzi in autonomia a scegliere come approcciare e poi approfondire l'argomento nello studio pomeridiano.

Preparo un video di spiegazione, degli appunti e delle mappe da caricare su Edmodo e lascio a loro la scelta sugli altri canali di approfondimento. Se preferiscono un canale visivo potranno vedere e rivedere quando e come vogliono il video di spiegazione. Se preferiscono ascoltare una sintesi vocale e seguire la pagina scritta del libro, possono farlo con i libri digitali. Se vogliono approfondire la metis e il dolos di Ulisse o la Provvidenza manzoniana, avranno a disposizione migliaia di risorse consultabili in tempo reale.

Con il fine ultimo e comune di sedimentare l'argomento attraverso una ricerca personale con  tempi e modi customizzati. Sarà cura dell'insegnante valutare, ma senza lo spauracchio dei voti, il grado di apprendimento e approfondimento raggiunti ed, eventualmente, sarà sempre in classe che il fatidico "non ho capito" verrà spiegato dall'insegnante a chi, nonostante i tempi e i modi presonalizzati, ha ancora qualcosa da apprendere.

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Barbara
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