Per capire le differenze sostanziali tra Unione Europea e lo Spazio di Schengen dobbiamo fare alcune premesse fondamentali.
L'unione Europea (UE) è nata dal processo di integrazione politica ed economica, reso necessario dopo la seconda guerra mondiale, principalmente si voleva porre fine alle guerre tra i paesi europei per risolvere i conflitti senza utilizzo di armi e violenza.
Nel 1951 fu fondata la CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio), si trattava di un organismo europeo destinato a porre la produzione di carbone e acciaio sotto l'autorità comune.
La CECA è stata fondata da Francia,Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia e Lussemburgo, questo è stato il primo passo verso un'unione politica ed economica europea, cosicchè nel 1957 la Comunità Economica Europea (CEE) è stata fondata dagli stessi paesi.
La CEE nata con l'obiettivo di rafforzare l'integrazione economica tra i Paesi aderenti, creò un mercato comune e l'unione monetaria.
Nel 1993 è stato firmato il trattato di Maastricht, che ha portato alla creazione dell'Unione Europea (UE) e alla creazione di una moneta unica: l'euro.
L'aria di Schengen è stata creata nel 1985 con l' accordo di Schengen e con l'adesione di cinque paesi.
Con l'accordo di Schengen ci fu la graduale abolizione dei controlli alle frontiere comuni interne, mentre sono stati inaspriti i controlli alle frontiere esterne, è stata inoltre intensificata la cooperazione di polizia alle frontiere interne e di conseguenza è stato migliorato l'approccio al traffico di sostanze stupefacenti. Lo scopo del Trattato di Schengen è abolire i controlli alle frontiere dei paesi aderenti e sui passaporti, per permettere una maggiore libertà di viaggio e di movimento all'interno della zona Schengen.
Possiamo dire che l'Unione Europea è l'Unione politica ed economica di ben 27 Paesi Europei che collaborano in settori come il commercio, l'economia e la giustizia, la zona Schengen è una parte separata dell'UE in cui i controlli alle frontiere interne tra i paesi aderenti sono stati revocati; questo vuol dire una maggiore libertà di viaggio senza controllo dei passaporti.
Non tutti i paesi dell'UE fanno parte della zona Schengen, come alcuni paesi non aderenti all'UE fanno parte dello Spazio Schengen.
I paesi Schengen sono: Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Croazia, Lettonia, il liechtenstein, Lituania, Lussemburgo. Paesi Bassi, Norvegia, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Repubblica Ceca, Islanda, Svezia e Svizzera.
I paesi aderenti all'UE che non sono Schengen: Bulgaria, Cipro, Irlanda e Romania.
I paesi Schengen che non sono UE: il Liechtenstein, Norvegia, Islanda e Svizzera.
L'UE si trova ad affrontare diverse sfide come la crisi migratoria, la crescente minaccia del terrorismo, l'impatto della Brexit, la disuguaglianza fra i paesi membri. L'UE necessita di una integrazione normativa come l'istituzione di una politica comune in tema di asilo e migrazione, una difesa comune e una politica estera coordinata.
L'UE sta lavorando a un programma di " frontiere intelligenti" per le frontiere esterne, per migliorare i controlli alle frontiere combattendo l'immigrazione clandestina facilitando l'attraversamento per i viaggiatori frequenti e preselezionati.
Nella zona Schengen, la crisi migratoria ha portato tensione fra i paesi membri su come affrontare il tema rifugiati e migranti. Alcuni paesi Schengen hanno ripristinato i controlli alle frontiere per mantenere la situazione sotto controllo, questo naturalmente a danno della libertà di viaggiare all'interno della zona. Anche la minaccia del terrorismo ha portato a un aumento delle misure di sicurezza , limitando la libertà di movimento.
Il futuro dell'UE e dello spazio Schengen è quindi molto incerto a causa dei problemi attuali da affrontare, sicuramente serve un'integrazione all'interno dell'UE e una politica comune e coordinata per poter gestire la situazione attuale, naturalmente lottando contro l'esclusione sociale e la discriminazione, promuovendo la giustizia, la parità tra donne e uomini, la tutela dei diritti dei minori e il progresso scientifico e tecnologico.
Articolo di Carla Malcangi