Studiare per apprendere o studiare solo per il dovere di farlo?

Letuelezioni

Per i  nostri nonni e bisnonni  "Saper Leggere e Scrivere" era fonte di  conoscenza e competenza, quante volte ci siamo sentiti dire di "dover studiare"; il "dovere" parola imperativa che quasi faceva paura e inconsciamente alimentava la domanda enigmatica:

"Studiare per apprendere o studiare solo per il dovere di farlo?"

Personalmente penso che studiare debba esser visto come uno strumento per riuscire a rispondere agli interrogativi anche a volte banali che si presentano nella mente umana.

Nella mia vita ho sempre voluto "Studiare", lo studio l'ho vissuto come  un "obbligo", un sorta pegno, per aver ricevuto una seconda possibilità di Vita.

La Vita, maestra che governa ogni cosa, mi ha insegnato che "apprendere" è diverso da "studiare": si apprende qualcosa per sapere e arricchire il bagaglio delle nostre conoscenze le quali a loro volta dobbiamo "Saper Vendere" al miglior offerente.

Vendere è un'arte come tante altre, a volte la persona non è predisposta a intraprendere l'arte del venditore/venditrice ma suo malgrado "deve" sapersi "adattare" all'esigenze del tempo.

Il tempo, unità di misura con cui si misurava il "lavoro" nei campi, nelle fabbriche e il "valore" del tempo ritornava nei discorsi dei nostri nonni:

 Ricorda il "tempo è denaro"

Qui e ora, in questo tempo "tecnologico", il tempo stesso assume una connotazione diversa; non è più il tempo "ma si posso farlo dopo..." ora è tempo del:  "subito e presto"; ma come "presto e bene non stanno insieme " ...   il passato che ritorna...

La morale di questo testo, se una morale "dobbiamo" estrarla è che il "dovere di una volta era un modo per farci "apprendere " e studiare come Saper Essere nella vita.

 

 

 

 

 

 

 

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