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Differenze tra attivo e passivo in contabilità: spiegazione con esempi
Mi piaceIn contabilità, gli elementi economici di un'azienda possono essere classificati in due categorie principali: attivo e passivo. Vediamo le differenze tra queste due categorie con esempi utili per un ripasso delle tue ripetizioni di contabilità.
Attivo:
L'attivo rappresenta tutte le risorse controllate da un'azienda che possono generare benefici futuri o aspettarsi di produrre flussi di cassa. In sostanza, rappresenta ciò che l'azienda possiede. L'attivo è suddiviso in due sottocategorie: l'attivo corrente e l'attivo non corrente.
Attivo corrente: comprende gli elementi di breve termine, ovvero quelli che si trasformeranno in denaro o saranno utilizzati nell'arco di un anno o del ciclo operativo, se superiore a un anno. Alcuni esempi di attivo corrente includono:
- a. Cassa ed equivalenti di cassa:denaro liquido e strumenti finanziari facilmente convertibili in denaro.
- b. Crediti: somme dovute all'azienda da clienti o altre parti.
- c. Scorte: beni detenuti per la vendita o per il processo di produzione.
- d. Investimenti a breve termine: investimenti in strumenti finanziari che scadono entro un anno.
- e. Altre attività correnti: comprendono ad esempio anticipi a fornitori e spese anticipate.
Attivo non corrente: rappresenta gli elementi a lungo termine, che vengono utilizzati nell'attività aziendale per un periodo superiore a un anno. Alcuni esempi di attivo non corrente includono:
- a. Immobili, impianti e macchinari: beni fisici utilizzati nell'attività produttiva.
- b. Investimenti a lungo termine: partecipazioni in altre società detenute per un periodo prolungato.
- c. Proprietà intellettuale: brevetti, marchi registrati o altri asset immateriali.
- d. Immobili di investimento: proprietà detenute per ottenere flussi di cassa o apprezzamento del valore.
Passivo:
Il passivo rappresenta l'obbligo finanziario o il debito dell'azienda verso terzi. In altre parole, è ciò che l'azienda deve. Il passivo è suddiviso in due sottocategorie: il passivo corrente e il passivo non corrente.
Passivo corrente: comprende gli obblighi a breve termine che devono essere soddisfatti entro un anno o nel ciclo operativo, se superiore a un anno. Alcuni esempi di passivo corrente includono:
- a. Fornitori: somme dovute ai fornitori per acquisti di beni o servizi.
- b. Prestiti a breve termine: debiti contratti con scadenza entro un anno.
- c. Tasse da pagare: imposte che devono essere versate nell'anno in corso.
- d. Debiti verso dipendenti: somme dovute ai dipendenti per salari o altre compensazioni.
Passivo non corrente: rappresenta gli obblighi a lungo termine, che devono essere soddisfatti in un periodo superiore a un anno. Alcuni esempi di passivo non corrente includono:
- a. Prestiti a lungo termine: debiti contratti con scadenza oltre un anno.
- b. Obbligazioni: titoli di debito emessi dall'azienda con scadenza futura.
- c. Pensioni e altre passività a lungo termine: impegni pensionistici e altre obbligazioni a lungo termine.
In sintesi, l'attivo rappresenta ciò che l'azienda possiede e il passivo rappresenta ciò che l'azienda deve.
La differenza tra l'attivo e il passivo è nota come patrimonio netto, che riflette il valore residuo dell'azienda dopo aver soddisfatto tutti i suoi obblighi.
Esempio
Supponiamo di avere un'azienda di abbigliamento. Di seguito sono riportati alcuni esempi di attività e passività che potrebbero essere presenti nel bilancio dell'azienda:
Attivo:
- Attivo corrente: Cassa, crediti da clienti, scorte di abbigliamento, investimenti a breve termine.
- Attivo non corrente: Fabbricato e macchinari utilizzati nella produzione, investimenti in altre società.
Passivo:
- Passivo corrente: Debiti con fornitori di tessuti, prestiti a breve termine.
- Passivo non corrente: Prestiti a lungo termine, obbligazioni.
Questi sono solo esempi e i dettagli esatti variano a seconda delle specifiche dell'azienda.
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