Quali sono le differenze tra l'arabo calssico e i dialetti arabi? Quale mi conviene imparare? Se studio l'arabo classico sarò poi in grado di capire chi mi parla in dialetto? E se invece decido di studiare un dialetto, quale dialetto è meglio scegliere?
Nell'approcciarsi per la prima volta allo studio della lingua araba sono in molti coloro che si pongono queste domande. Effettivamente il mondo arabo è da sempre caratterizzato da una grande varietà linguistica e culturale dovuta a ragioni storiche, politiche e geografiche. Questo articolo si propone di cercare di dare qualche risposta a tutte queste domande facendo un po' di chiarezza nel variegato contesto entro il quale si è sviluppata la lingua araba.
L'arabo è una lingua sulle cui origini non sappiamo molto: le prime tracce scritte risalgono circa al IV secolo d.C. e furono rinvenute nella Penisola Arabica, culla della civiltà araba, dove però è solo a partire dal VII secolo d.C. che, con la nascita e la diffusione dell'Islam, si consolidò una vera e propria tradizione linguistica araba quale quella ad oggi ancora viva. Lo sviluppo di un sistema linguistico e di scrittura arabo articolato e ben definito, è infatti un processo che, sotto molti aspetti, è stato profondamente influenzato dallo stesso Islam, il cui testo sacro - il Corano - fu scritto proprio in lingua araba. L'arabo del testo coranico è un arabo estremamente raffinato, ed è ciò cui di solito si fa riferimento quando si parla di arabo classico.
Si può infatti generalmente affermare che esistano tre livelli di lingua araba: l'arabo classico (al-fuṣḥā) che, rapportato alla lingua italiana potrebbe corrispondere all'italiano dantesco della Divina Commedia; i dialetti, ovvero l'arabo parlato dalla maggior parte della gente nel mondo arabo; ed il Modern Standard Arabic (MSA), lingua ufficiale dei paesi arabi usata dai media come al-jazīra, dai giornali, nella letteratura o nei discorsi importanti.
Partiamo dal primo: l'arabo classico è una forma di arabo poco usata nel quotidiano. Si tratta dell'arabo coranico ed è una lingua che può essere considerata arcaica in quanto è quella con cui sono scritti testi antichi quali per esempio i manoscritti mediavali. Testi di questo tipo si presentano in genere così:
Ciò che salta subito all'occhio è senz'altro la grande abbondanza di segni diacritici che fanno di questo testo un testo vocalizzato e che rispecchiano il carattere molto accurato e raffinato di questo livello linguistico dell'arabo.
Al polo opposto rispetto all'arabo classico si trovano poi i dialetti arabi: si tratta della lingua araba informale, la lingua del parlato e del quotidiano, tipicamente dalle strutture grammaticali più snelle, semplici e veloci. Anche qui però bisogna operare un'ulteriore distinzione: esistono infatti numerosissimi dialetti nel mondo arabo, tutti diversi gli uni dagli altri, che possono essere raggruppati in tre grandi macroregioni: la regione del Maghrib (dal marocco all'Egitto, comprende grandi linee tutto il nord Africa); la regione del Mashreq (che comprende i paesi della sponda orientale del Mediterraneo: Palestina, Siria, Libano, Giordania); la regione della Penisola Araba.
Questo è importante perchè talvolta il divario tra un dialetto e l'altro è talmente grande che nemmeno madrelingua arabi parlanti dialetti differenti riescono a capirsi! Un esempio eclatante è senza dubbio quello del dialetto marocchino che, essendo stato influenzato anche dal francese e dal berbero, risulta essere un arabo piuttosto "sporco" e di difficile comprensione da parte di arabi provenienti dalle regioni del Mashreq e della Penisola. I dialetti di queste aree invece sono molto più vicini all'arabo classico e simili fra loro. Un'eccezione è l'Egitto: pur trovandosi nella regione del Mashreq infatti, il dialetto egiziano è più vicino ad un arabo del Mashreq e di conseguenza abbastanza simile all'arabo classico.
Fra l'arabo classico ed i dialetti c'è poi il Modern Standard Arabic, l'arabo formale parlato in televisione ed utilizzato nelle università e nelle scuole, o in occasioni importanti ed ufficiali. Si tratta dell'arabo colto e letterario, che è però estremamente attuale e moderno in quanto ad oggi ancora abbondantemente utilizzato (contrariamente all'arabo classico usato ormai solo in contesto religioso). Questo livello linguistico dell'arabo, in quanto lingua della televisione, è compreso da tutti indistintamente nel monto arabo, indipendentemente dal contesto dialettale d'origine, ed è per questo che di solito chi decide di imparare l'arabo parte proprio dallo studio del Modern Standard Arabic.
In conclusione, il consiglio che da insegnante privato di lingua araba mi sentirei di dare a chi da zero decide di imparare la lingua araba, è quello di partire a studiare questa bellissima lingua proprio dal MSA, in quanto si tratta di una forma di arabo universale che, una volta imparata, facilita di molto l'apprendimento di un dialetto, soprattutto se il dialetto in questione appartiene alla regione del Mashreq o della Penisola i quali sono più vicini al MSA.