Lezioni fonetica inglese: come migliorare la pronuncia
Mi piaceLa fonetica della lingua inglese non è uno degli argomenti più semplici da trattare e presenta delle difficoltà soprattutto per chi non è madrelingua. Ecco alcuni consigli pratici per migliorare la pronuncia.
Partiamo dall'inizio: la parola "fonetica" deriva dal greco ed la fonetica in generale è quella branca della linguistica che studia i suoni. Si occupa quindi anche della pronuncia delle parole di una o più determinate lingue. L'inglese ha delle regole di pronuncia molto complesse, con numerose eccezioni. Però alcuni consigli possono aiutare ad orientarsi nell'intricato groviglio delle norme.
1. Un errore comune è quello di pronunciare la vocale "u" sempre come una "a". Questo non sempre è vero: ad esempio il verbo "tagliare", "cut", si pronuncia "kat", ma il verbo "mettere", "put", si pronuncia "put", con la "u" che viene pronunciata "u".
Allora come si può fare se ci si trova davanti ad una parola contenente la vocale "u"? Spesso la pronuncia cambia a seconda della parola o di cosa sta vicino alla "u", ma in alcuni casi ci viene in aiuto la seguente regola: se la "u" è seguita da una "r" e da una consonante qualsiasi, la pronuncia corrisponde a questo simbolo dell'alfabeto fonetico internazionale "3:", ovvero come nella parola "purpose" (scopo) (una specie di "e" allungata e stretta).
2. In italiano le doppie si scrivono e si sentono anche all'orale. In inglese invece le doppie si scrivono ma non si pronunciano mai all'orale. Ad esempio la parola "Bubble" presenta due "b" di seguito prima della "l", ma all'orale se ne sente solo una.
3. La h iniziale è quasi sempre aspirata. Le parole più comuni che iniziano con "h" non aspirata sono "hour" (ora), "heir" (erede), "honest" (onesto), "honour" (onore).
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