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COSA STUDIARE IN DIRITTO COSTITUZIONALE? ARTICOLO 1 COST.

L'esame di diritto costituzionale si colloca al primo anno del percorso universitario in Giurisprudenza per cui costituisce uno dei primi ostacoli che le giovani studentesse ed i giovani studenti in legge devono sostenere.

Diritto costituzionale è anche una materia da affrontare in molteplici concorsi pubblici e quindi diventa fondamentale approcciarsi correttamente a tale esame perchè si potranno ottenere strumenti ed informazioni da spendere in modo utile anche nel periodo post laurea.

Ma cosa si studia per l'esame di diritto costituzionale? Ovviamente il programma d'esame varia a seconda del corso, del professore o dell'ateneo frequentato ma, tendenzialmente, potremmo delineare gli argomenti più importanti e più richiesti in sede di esame.

Proviamo ad analizzare il primo articolo della nostra Carta costituzionale.

Nei primi 12 articoli della Costituzione della Repubblica italiana sono delineati i principi fondamentali, i principi supremi su cui si fonda l'esistenza stessa della nostra Repubblica, non integrabili nè modificabili nè abrogabili senza modificare totalmente e pericolosamente l'intero assetto repubblicano.

La Costituzione italiana si apre con l'affermazione del principio democratico: all'articolo 1, infatti, si afferma che «L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». È un principio basilare, apripista, "condicio sine qua non" di tutti gli altri principi visto che, in uno Stato, non si può raggiungere l’uguaglianza formale e sostanziale tra i cittadini, non si può ottenere seriamente il rispetto della persona umana e non si possono creare le condizioni di una situazione di effettiva libertà, senza la presenza di una solida democrazia. 

La sovranità, dunque, appartiene non ad un re (o, comunque, non ad un unico personaggio detentore esclusivo del potere) ma spetta al popolo, al "demos", che, tuttavia, la esercita non individualmente e anarchicamente bensì secondo le forme ed i limiti previsti nella Costituzione stessa. Nel nostro ordinamento, infatti, vi sono istituzioni, organi elettivi e rappresentativi deputati a legiferare, a prendere le decisioni rilevanti per l'intera società tramite trasparenti votazioni e secondo criteri di maggioranza.

Nell'articolo 1 viene anche fatto cenno al principio lavorista, sviluppato ed espresso in maniera più forte nell'articolo 4 ("La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società"), secondo cui il lavoro è sia diritto sia dovere fondante la Repubblica italiana. 

Nei prossimi articoli seguirà l'approfondimento di altri argomenti importanti e richiesti in sede di esame.

 

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